“La diversità culturale è
una ricchezza e questa sera siamo qui a testimoniarlo a gran voce”. Con queste
parole don Vito Piccinonna, rettore della Basilica dei SS. Medici, ha
introdotto la tradizionale “Festa dei Popoli”, organizzata lo scorso 4 gennaio presso
il Centro Pastorale della stessa parrocchia, che ha coinvolto numerosi
partecipanti di varia nazionalità ospiti della Cooperativa Auxilium.
Il consueto appuntamento
multiculturale quest’anno si è arricchito della sinergia tra la Fondazione SS.
Medici ed altre realtà che sul territorio lavorano attivamente sul tema dei
migranti; partner dell’iniziativa sono stati, infatti, oltre al Comune di
Bitonto ed alla Cooperativa Auxilium, l’Ass. Mondodomani, l’Ass. Progetto
Continenti ed il Banco delle Opere di Carità.
La serata è stata, dunque,
un’occasione di incontro e scambio tra culture, religioni e popoli diversi, in
un clima di festa e di amicizia in cui grandi e piccoli si sono divertiti con
le attività ed i giochi proposti dal gruppo scout della parrocchia dei SS.
Medici.
“La civiltà di un popolo si
misura dalla sua capacità di accogliere l’altro” ha affermato il vicesindaco,
prof.ssa Rosa Calò, plaudendo all’iniziativa che testimonia l’esistenza di una
Bitonto sensibile ed aperta alla cultura della diversità e continuando, poi,
con alcuni dati: “Sul nostro territorio ci sono circa 900 stranieri, ma di
sicuro di molti altri non vi è traccia nei canali istituzionali e, tuttavia, li
incontriamo ogni giorno per le nostre strade”. Di fronte a tali numeri, l’unica
risposta possibile sembra, dunque, la disponibilità ad aprirsi al diverso, allo
straniero senza paure né pregiudizi.
L’iniziativa si è, infine,
conclusa con una cena interculturale in cui i presenti hanno potuto gustare
piatti tipici delle diverse culture presenti, in un vivace scambio di odori e
sapori a conferma che l’unico strumento per superare le paure ed i pregiudizi
che attanagliano la nostra società, veicolati spesso dai mass media, è la
disponibilità a riconoscere l’altro nella sua ricchezza ed unicità.
“Ci salutiamo con l’augurio
di ritrovarci non soltanto in occasioni speciali ma nella quotidianità” ha
concluso don Vito e infatti, sulla scia di questo invito, la rete delle
associazioni ha annunciato che la “Festa dei Popoli” è stato solo il primo di
una serie di eventi in programma sul tema, a cominciare da una marcia per le
strade della città prevista per lunedì 18 gennaio, in occasione della Giornata
del Migrante.
L’obiettivo resta, dunque,
quello di testimoniare a gran voce, contro ogni forma di fondamentalismo, che
non esiste alcun ostacolo all’amicizia tra popoli diversi se non quello del
pregiudizio e dell’ignoranza.