“Un volume che ha l’obiettivo di preservare
la memoria”.
Così Mons. Francesco Savino ha definito il
libro “Domenico Del Buono a Ruvo e Bitonto (1925-1929)”, presentato
ieri sera all’Auditorium “A. ed E. Degennaro”.
Tracciare la personalità del prete barese e la sua vicenda
episcopale nella provincia ha richiesto un duro lavoro per i curatori dell’opera,
mons. Salvatore Palese e Michele
Bellino.
La ricerca di materiale e l’attenzione
ai dettagli e alle foto hanno portato via ben tre anni.
Un lasso di tempo di poco superiore
a quello trascorso da Mons. Domenico Del Buono a capo della Diocesi di Ruvo e
Bitonto.
Nominato il 24 luglio 1925, il vescovo iniziò, infatti,
il suo effettivo governo pastorale soltanto nell’aprile del 1926 e durò
purtroppo appena 2 anni e 9 mesi.
Nonostante la brevità del suo mandato e il periodo
storico complicato, fu capace di dare un segnale forte per lo sviluppo del mondo cattolico e della moderna cura pastorale.
“Si
tratta di un prete sociale, innovatore, che sente l’esigenza di cambiamento dei
tempi nuovi”, come spiegato dal prof.
Vittorio De Marco,
ordinario di Storia Contemporanea all’Università del Salento.
Il primo vescovo del Novecento, nativo della città di
Bari, ribadì la centralità della parrocchia anche attraverso la ripartizione
territoriale e conobbe con cognizione di causa lo stato delle organizzazioni
cattoliche delle sue città.
Il volume, che comprende i contributi di Stefano Milillo, Enzo Robles, Nicola Pice e Giuseppe Micunco, rientra nella collana “Per la storia della Chiesa di Bari-Bitonto. Studi e
Materiali”.
“Quanto bene ha fatto
la collana di libri sulla diocesi di Bari e Bitonto” ha osservato Mons.
Francesco Cacucci, sottolineando come si siano riscoperti pezzi di storia.
Tra le mani dell’Arcivescovo di Bari-Bitonto, anche un prezioso cimelio: la stola
di Domenico Del Buono, donata dal nipote del vescovo.
Immancabili poi gli auguri a don Ciccio Savino che attende l’Ordinazione
Episcopale ufficiale del 2 maggio.
A lui “l’augurio che
possa lasciare negli uomini il germe di Dio” di Mons. Salvatore Palese.