Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe bastato andare a
teatro ed ascoltare soavi melodie per tornare bambini?
È riuscita nella sua impresa – magistrale – Mariangela Aruanno che, con “Lovissimevolmente”, andato in scena al “Traetta”
lo scorso fine settimana in un quadruplo appuntamento, attraverso una
dolcissima storia ha riacceso fievoli fiamme sognanti tra i presenti.
Non sono proprio i sogni a muovere il mondo?
Così con i passi caldi della danza, quelli sublimi della
musica dell’Orchestra del Teatro Traetta – guidata dal maestro Vito
Clemente -, la piccola Penny, protagonista della favola bella, ci guida
nella memoria tra i classici racconti Disney in un paesaggio, ameno e al contempo ormai al collasso: la Terra.
Una Terra – inscenata da Damiano Pastoressa – piena di devastazioni e tristezze, ricca di
povertà morale e materiale: donne maltrattate, giovani esperti e pur disoccupati, fabbriche
che chiudono, operai sul lastrico licenziati senza un preavviso.
Unica vera e lucente pienezza restano i bimbi che con i
pensieri più puri, gli occhi più vispi e le voci più tenere riescono ancora a
scaldare i cuori persino nel freddo e perenne inverno che spesso vivono gli adulti.
In scena, assieme all’Aruanno, infatti, ci sono 70
fanciulli – coro di voci bianche guidato dalla maestra Emanuela Aymone – che fan da scorta alla voce solista che volteggia
tra le colonne sonore di “Cenerentola” passando per “La Bella e la Bestia”, impersonando
“Mary Poppins”, “La Sirenetta” e “Alice nel Paese delle Meraviglie”,
riarrangiate dai musicisti Vincenzo Anselmi, Giuseppe Barile, Silvestro
Sabatelli, Francesco Poci e Vittorio Pasquale.
Un’opera meravigliosa che invita i grandi a riflettere, i
bambini a sognare ancora un po’ e ad immaginare un mondo migliore per il
domani.