Oggi, domenica 29 luglio si chiude la IV edizione del “Ta.Tara.Tatà – Bitonto Folk Festival”, l’unica manifestazione di musica e danza popolare in terra di Bari. Nel centro storico della cittadina barese ancora una volta sarà protagonista la musica popolare locale.
Molto ricco il programma dell’ultima serata. A partire dalle 17,00 nel Chiostro San Domenico è previsto uno stage gratuito di tamburello e tammorre. Dalle 18,00 apertura di stand gastronomici in Piazza Cattedrale e dei mercatini artigianali in Piazza Cavour. Alle 20,00 intrattenimento in Piazza Cattedrale con danze internazionali a cura di “ Gianni Labate”. Dalle 21,00 in Piazza Cattedrale concerto del gruppo “Uaragniaum” – Suoni della Murgia – con Luigi Bolognese e Maria Moramarco. Ospite della serata Pietro Balsamo. A seguire concerto del gruppo “Folkèmigra ” storie e musiche della Terra di Bari.
Il Festival, organizzato dall’associazione ‘Folkèmigra’ con il Comune di Bitonto per la ‘rete dei festival’, è diventato ormai un punto di riferimento per il territorio e non solo, espressione identificativa di una comunità della sua storia e dei suoi costumi, grazie alla musica popolare quale elemento aggregante di un’intera collettività. Bitonto, crocevia di culture e di popolazioni, vuole divulgare, preservare e tramandare il suo patrimonio e le sue radici in maniera attiva proprio attraverso questo festival che attraverso la musica popolare abbraccia secoli e secoli di civiltà del Mare Nostrum.
Il Festival, detto anche Ta.Tara.Tatà, acronimo di tammorre (tamburelli), tarantelle e tataranne (nonni, ossia gli avi che hanno tramandato simili tradizioni), ma anche figurazione musicale della tarantella, prevede inoltre workshop, seminari, concerti e stage su musica e danza popolare incentrati sull’enorme patrimonio demo-etno antropologico. L’obiettivo è ricreare una festa del passato ma in cui è possibile anche imparare a ballare o perfezionarsi in speciali sessioni avanzate. Un appuntamento tra musica, arte e buon cibo, imperdibile per gli appassionati di danze popolari ed estimatori enogastronomici.