Ci risiamo, ancora un quiz. Non in TV ma addirittura a scuola questa volta…
Quando però lo show, condotto brillantemente da un nutrito gruppo di liceali sabato 13 aprile,
entra nel vivo, sorprende, convince, coinvolge il calorosissimo pubblico dell’Auditorium del
Galilei. Subito diventa chiaro che la performance semplicemente sfrutta la ritualità del quiz
per teatralizzare i dati preoccupanti del fenomeno del GAP, o gioco d’azzardo patologico.
Insomma davvero originale la formula scelta dai performers per promuovere una campagna
di prevenzione delle istituzioni sul territorio contro la ludopatia, tra le forme più pericolose di
dipendenza fra gli adolescenti.
La originale creazione, scritta e rappresentata dagli studenti delle classi 1Asa, 1Bsa, 2D, 3D,
4D, 5A, 5B, conclude felicemente il laboratorio teatrale di trenta ore curato dall’attore Saba
Salvemini, nell’ambito del progetto di prevenzione del gioco d’azzardo patologico promosso
dalla ASL di Bari in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Nei panni di presentatori
e presentatrici, ballerine, cantanti e comici, musicisti e videomaker, gli studenti hanno
coinvolto il pubblico in giochi a quiz, videointerviste, riflessioni e racconti, in una regia dal
ritmo vivace e accattivante.
Hanno partecipato all’evento i responsabili della ASL di Bari, del Teatro Pubblico Pugliese,
l’assessore all’istruzione del Comune di Bitonto Cristian Farella e il Sindaco, avvocato
Francesco Ricci, che ha avuto parole di grande apprezzamento per l’iniziativa: ha ringraziato
la D.S., prof.ssa Angela Pastoressa, e la docente Anna Rondello, per aver permesso che si
realizzasse il progetto, ed ha quindi invitato i ragazzi a portare lo spettacolo dovunque.
In effetti sono già in programma due repliche, mercoledì 17 aprile presso il teatro Faba di
Modugno, e venerdì 3 maggio presso il teatro Kursaal di Bari, date in cui tutte le scuole della
provincia che hanno aderito alla iniziativa, presenteranno i loro lavori.
E allora, non ci resta che darvi, citando l’immortale Gigi Proietti, il “benvenuti a teatro, dove
tutto è finto e niente è falso.”