Era il lontano 16
settembre 1916 quando nasceva l’Istituto
Sacro Cuore in uno dei vicoli della nostra città.
«Diventò e resta un punto di riferimento per i bitontini – ha
raccontato suor Gabriella – perché eravamo l’unica scuola insieme agli
Istituti: Maria Cristina, Sylos e Fornelli. Sono passati cento anni da quel giorno e un grazie va a tutti coloro che ci
hanno creduto e sostenuto, nonostante le difficoltà economiche. Oggi siamo
ancora una presenza viva sul territorio».
Ieri, il concerto in piazza Cavour del coro delle Voci Bianche dell’Istituto in compagnia di don Giosy Cento e dei maestri Pino Maiorano e Anna Lacassia, è stato il momento
conclusivo di una serie di eventi in onore del Centenario.
«L’Istituto Sacro Cuore fa tante opere di bene – ha commentato il
sindaco Michele Abbaticchio,
ringraziando i presenti e porgendo i suoi auguri – nel silenzio totale, così come ci insegna papa Francesco. Porta avanti
un progetto educativo per la città perché questi bambini sono il nostro futuro.
Bitonto è vista fuori dalle sue mura come una città che fa tanta carità».
Don Giosy Cento è un
presbitero e cantautore italiano, originario di Ischia di Castro. Tanti anni fa
fondò il gruppo musicale dei Parsifal e dopo la morte di tre ragazzi, tra cui
il batterista, in un incidente stradale, fondò l’associazione “I ragazzi del
cielo i ragazzi della terra” che tutt’ora realizza progetti di solidarietà.
Diverse sono le sue opere di carità, oltre che i suoi concerti.
Dalle parole di suor
Gabriella si è evinto che don Giosy è tanto amato dai bambini dell’Istituto
Sacro Cuore, con i quali si è esibito in alcuni dei brani che ha composto: “Chiamati per annunciare”, “Danzeremo la
gioia”, “Aria celeste”, “Indimenticabile”, “Io amo tu ami egli ama”, “Ho fatto
un sogno”, “La carezza tua”, “Ti amo sempre”, “Incredibile amore”, “Ala di
riserva”, “Dio dona” (dedicato a Santa Lucia Filippini), “Vescovo con la 500” (a don Tonino Bello) e “Sporcati di cielo e va”.
Sull’ultimo brano, i
bambini dell’Istituto hanno fatto volare palloncini bianchi e celesti.
«Santa Lucia Filippini, mater di questa scuola – ha concluso il
concerto don Giosy –, si era sporcata di
cielo e sulle note di una canzone che ho composto in sua memoria, auguro uno
splendido inizio di un nuovo centenario».
Tra i ringraziamenti di suor Gabriella un
pensiero è volato anche a Giampio De Meo«che è uno dei tanti bitontini che è
cresciuto con me e che ha sempre sostenuto l’Istituto».