“La bellezza salverà il mondo”, secondo il famoso autore russo Fedor Dostoevskij, ed è quanto si può riscontrare in una città, ad esempio, quando l’arte incontra buone menti e emoziona i cuori di chi sa apprezzare.
Bitonto sta crescendo grazie anche a giovani ragazzi che si adoperano a mantenere viva la memoria storica della propria città.
Ne hanno dato un esempio, lo scorso sabato, i membri del gruppo folklorico Re Pambanelle e dell’Accademia della Battaglia con la collaborazione delle compagnie Okiko The Drama Company, Amici per la crepapelle e dell’associazione Impronte con “Il matrimonio del ‘700”.
Si tratta di un evento realizzato per la prima volta a Bitonto, inserito all’interno del programma della 36esima edizione del Corteo Storico e che è consistito nella rievocazione di antiche tradizioni locali settecentesche, nella specie quelle legate ad un matrimonio borghese.
Il centro antico di Bitonto si è trasformato in un grandissimo palcoscenico dove protagonisti sono stati anche i numerosi spettatori che hanno assistito al matrimonio di Maria Giuseppa e Vitantonio, rispettivamente interpretati da Martina Sicolo e Michele Devanna de Re Pambanelle.
La storia è stata raccontata in vernacolo ed è stata curata dal punto di vista registico da Tina Masciale , presidente del gruppo folklorico, con il prezioso contributo del dott. Michele Muschitiello per i testi, del direttore dell’archivio diocesano Stefano Milillo.
La rievocazione storica, curata con dovizia, è partita nella meravigliosa cornice di palazzo Giannone dove si è svolta la scena in cui le suocere -Mariella Liso e Maria Pia Lacetera- prima del matrimonio si incontrano per discutere del corredo, preparato da Carmela Torres che si è occupata anche dei costumi, davanti ai loro familiari e sotto gli occhi di distinti nobili interpretati dagli attori delle suddette compagnie teatrali.
Poi è partito il corteo per le principali vie del centro antico verso la chiesa di San Gaetano, sul cui sagrato Massimo Roncone nella parte del prete ha officiato il matrimonio in latino i cui parametri sacri sono stati messi a disposizione da Padre Pietro Carfagna. A seguire, i festeggiamenti e il momento dei saluti presso la casa nuziale degli sposi che è stato riprodotto davanti a palazzo De Ferraris Regna in piazza Cavour.
Con i preziosi ricami e abiti tradizionali del ‘700, gli arredi tipici delle case di un tempo, le musiche suonate e ballate dal vivo dai membri del gruppo Re Pambanelle, le botteghe e i mercati siti in piazza Cavour o le scene di vita quotidiana di famiglie borghesi gli spettatori, bitontini e non, nei due appuntamenti delle ore 18 e 20 hanno fatto un emozionante salto nel passato riscoprendo pezzi importanti della loro storia.
Importanti contributi sono stati offerti per la manifestazione storica dalle bitontine Anna Masciale per le decorazioni della festa nuziale e i gioielli indossati dai figuranti, Nunzia Liso per alcuni oggetti scenografici messi a disposizione.
Per egual motivo è degno di nota il contributo del presidente del comitato di quartiere n.1 Pierpaolo Modugno.