Un gruppo di dieci scolaresche pugliesi ha socializzato, conosciuto il nostro territorio, ampliato le conoscenze teatrali di creature sognanti, viventi, operanti attivamente per una crescita consapevole.
È stato questo – e non solo – il Festival T.A.S.T.E., progetto nato grazie alla caparbietà di Piero Cannito e Anna Maria Visotti, vincitore del bando Principi Attivi nel 2012.
Il Festival ha riscosso tanto entusiasmo anche presso le forze amministrative.
“Procederemo alle seguenti edizioni del Taste – principia il sindaco Michele Abbaticchio -. Che questo sia segnale di permanenza per le iniziative positive che offrono ricaduta turistica attraverso la partecipazione di comuni limitrofi, una ricaduta economica per le nostre attività commerciali”.
Si parla di trasversalità culturale. “Andare a scuola è fondamentale e non si può abbandonarla per trovare un lavoro che spesso non c’è – continua il primo cittadino-: ecco perché dobbiamo continuare a investire nella cultura”.
E quando si investe nella cultura, lo si fa anche su s se stessi e sul territorio. “La politica ha dimenticato la scuola, cuore pulsante della società – dichiara l’assessore alla Pubblica Istruzione Vito Masciale -. Solo procedendo in questa direzione si potranno formare cittadini futuri”.
Ieri mattina si è concluso un percorso, attraverso la cerimonia di premiazione, che lascia ben sperare per edizioni successive. La conferma giunge dall’assessore al Marketing Territoriale, Rino Mangini: “Abbiamo deciso, con tutta l’amministrazione, di continuare il percorso con il Taste e di dedicare nel prossimo anno il Premio Taste Bitonto al maestro Arcangelo (Lillino) Rizzi, noto maestro elementare, esemplare nell’insegnamento e nella passione per il teatro, attivo negli anni ’70”.
I ragazzi riescono a crescere in maniera simultanea: “Vedere 300 ragazzi impegnarsi nelle visite guidate attraverso tracce emozionali, i workshop di Elisabetta Tonon, esperta teatrale, ha lasciato traccia visibile di questa attività – affermano gli organizzatori Piero Cannito e Anna Maria Visotti -. Vedere diverse realtà scolastiche che si incontravano e scambiavano opinioni è il vero fulcro che deve avere il teatro”
Quaranta minuti di video racconto, documentario dei cinque giorni Taste, campi delle scene, controcampi delle prove, delle emozioni, delle scaramanzie. Dettagli del trucco, della preparazione, interviste a caldo ad attori, registi, docenti, con dolci sottofondi musicali, a cura di Lorenzo Scaraggi, hanno fatto emergere un messaggio importante: l’educazione all’ascolto è “l’energia che sale dal palco e arriva fino al cervello, inebriandoti”.
La kermesse ha avuto inizio con una esibizione da parte del Coro dell’Università dell’Anziano, presente da ben 26 all’interno del nostro territorio. Guidati nell’esibizione musicale dal maestro Pino Maiorano e capitanati dal prof. Vacca e dalla prof.ssa Cariello hanno dato voce ad un Inno d’Italia dagli echi ancora profondamente ancorati all’esistenza di una resistenza della Repubblica che ha vita nella Costituzione.
La performance ha piacevolmente colpito l’ospite speciale della mattinata, il sottosegretario alla Pubblica Istruzione Angela D’onghia: “È bellissimo iniziare la giornata con questi anziani. Oggi la scuola dovrebbe mettere in relazione il passato con il futuro: non può esistere senza radici e senza anima”.
Il successo o il fallimento della scuola “non dipende dai soldi”. Spiega la senatrice: ‘Vengo da un mondo di impresa privata che fa i conti con il mercato in crisi e un mondo che non crede e investe poco. Oggi il mio impegno risiede nell’essere un dipendente del popolo italiano: voi avete utilizzato il progetto di finanziamento pubblico realizzando qualcosa di meraviglioso. Spero che in questi ragazzi nasca un interesse che non vuol dire andare a fare l’attore, ma creare delle prospettive, avere attenzione per quello che gli gira intorno”.
E poi un appunto sulla dispersione scolastica in aumento: “Dobbiamo spiegare alle famiglie che i ragazzi hanno bisogno di andare a scuola. La Puglia ha il 17% di dispersione scolastica: questo vuol dire che il sistema non va, che i fondi che arrivano vengono spesi male”.
Il sottosegretario lancia così una sfida ai tanti dirigenti presenti a Teatro: “I PON non devono essere usati per dare delle possibilità ai singoli ma alla collettività. Nella politica siamo stati confusi, abbiamo pensato all’io e poco al noi ed è proprio questo che fa il teatro unire le solitudini”.
La senatrice D’Onghia si rivolge poi ai ragazzi e al nostro primo cittadino: “Dovete cominciare ad essere curiosi, prendete un treno, viaggiate e non siate isolati dinanzi a tv e tablet, questo faceva bene alla parte malata del paese. Sindaco, si faccia promotore con le città vicine: i luoghi pubblici vanno aperti ai giovani, agli anziani, alla cittadinanza” E conclude: “Come le pietre, le nostre risorse, in cassaforte, perdono luce“.
I premi sono stati i seguenti:
Migliori costumi e Migliore Coreografia per il Liceo scientifico/classico “L. da Vinci” di Cassano delle Murge (BA) con “A SUD DI PENELOPE” (da testi vari) a cura di ANNA GAROFALO e ROCCO CAPRI CHIUMMARULO
Miglior Scenografia al liceo classico “Cagnazzi” di Altamura (BA) con “ANTIGONE” (da Antigone di Sofocle) a cura di MASSIMO LANZETTA
Miglior Interpretazione all’alunno Giuseppe Pazio del Liceobarese “Salvemini” per l’interpretazione di “DA ORLANDO… A RINALDO” (da Rinaldo in campo di Garinei e Giovannini) a cura di SALVATORE MARCI
Miglior Adattamento del testo per il Liceo classico “Palmieri” di Leccecon “IN GUERRA”(dall’Iliade di Omero) a cura di FABRIZIO SACOMANNO
Miglior Disciplina per l’Istituto tecnico commerciale “E. Carafa” con “UBU RE” (da Ubu Roi di A. Jarry) di Andria (Bat) a cura di FRANCESCO MARTINELLI
Premio T.A.S.T.E. Bitonto per il I.I.S.S. “A. Righi” con “JATTE E CANE”(da E. Scarpetta) Taranto(BA) a cura di MARIA G. GALLO
3 Premio a “DA ORLANDO… A RINALDO”
2 Premio per “ANTIGONE”
1 Premio alla originalità acutezza di immagini ancora per “A SUD DI PENELOPE”