Chi ha visto Tommaso Traetta,
il musicista tutto bitontino?
Il maestro del Settecento, con gli abiti dell’ITC “V. Giordano” e la parrucca dell’ “Accademia della Battaglia”, è sceso negli “inferi” del presente e si
è fatto reale per i più piccini.
L’evento, nato da un’idea del maestro Vito Clemente – direttore artistico del Traetta Opera Festival -, ha
l’obiettivo di far avvicinare i futuri cittadini all’ascolto della musica dal
vivo e al teatro.
Negli scorsi giorni – da lunedì a venerdì in replica per sei volte -,
infatti, gli alunni delle scuole elementari di Bitonto, Palombaio e Mariotto
hanno avuto la possibilità di incontrare Ivan
Dellera, nei panni di Traetta.
Dunque. La graziosissima (e sempre più impeccabile) Rossella
Giuliano, curatrice dei testi, incapace di far suonare al meglio un
quintetto di fiati, il flauto di Alessandra De Nicolo, l’oboe di Marta Binetti,
il clarinetto di Benito Vitariello e
il fagotto di Virginia di Leo, Ensamble “Davide delle Cese”, viene
così soppiantata da un vero maestro.
E così sul palco e tra la platea s’alternano, s’inseguono a suon di
musica i fiati, la voce sinuosa del soprano Teresa Tassiello, la magica bacchetta di Vito Vittorio Desantis e l’allegria dei bimbi che fa da contorno di
questa fascinosa cornice.
La Giuliano s’improvvisa giornalista incuriosita della vita di questo
Tommaso quasi fantasma, che calca l’impiantito tra soddisfazione e nostalgia: ed
eccolo a Napoli, a Parma, Venezia, in Russia con Caterina II e dopo sette anni
a Londra…
E puff!
Torna ad essere fantasma, sparisce, tra i muri sognanti del teatro
bitontino, a lui intitolato, lasciando magia e stupore negli occhi dei più
piccini…