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l’appuntamento con il Bitonto Opera
Festival, che quest’anno propone per la prima volta nella sua storia anche
una stagione invernale, con tre eventi.
Mercoledì
9 novembre, con sipario alle 20.30, nella splendida cornice del Teatro “Tommaso Traetta” di Bitonto, andrà
in scena “Falstaff”, commedia lirica
in tre atti di Giuseppe Verdi su
libretto di Arrigo Boito (tratto da
William Shakespeare).
Sul
palco il baritono Ettore Nova (sir
John Falstaff), il baritono Francesco
Baiocchi (Ford), il tenore Joseph
Dahdah (Fenton), il tenore Gerardo
Bovenzi (dott. Cajus), il tenore Francesco
Domenico Doto (Bardolfo), il basso Massimo
Bellodi (Pistola), il soprano Giada
Bruni (Mrs Alice Ford), il soprano Fabiana
Rossi (Nannetta), il mezzosoprano Ambra
Vespasiani (Mrs Quickly), il mezzosoprano Ambra Vespasiani (Mrs Meg Page) e l’attore Vito Cesaro (L’oste della Giarrettiera).
La
direzione artistica è a cura dal maestro Carlo
Antonio De Lucia. La regia è a cura dei maestri Ettore Nova e Vito Cesaro.
Maestro concertatore e direttore dell’Orchestra
del Bitonto Opera Festival, il maestro Leonardo Quadrini. Direttore del “Coro lirico giovanile – Città di
Bitonto”, il maestro Anna
Lacassia. Al pianoforte, il maestro Michele
Natale.
Costo
del biglietto: platea 15 euro, ordini 10 euro. Apertura della porta d’ingresso
alle 20.
Sarà possibile acquistare il tagliando per
assistere allo spettacolo rivolgendosi ogni
giorno presso la “Libreria Raffaello” in via Arco Galliani, 3, dalle 9 alle 13
e dalle 17 alle 21, o presso la biglietteria del Teatro “Traetta”, dalle 18
alle 20, oppure contattando i numeri 3391175513 e 3288930349.
Inoltre,
sarà attivo il botteghino presso il Teatro “Traetta”, nel giorno dello
spettacolo, dalle 18 alle 20.
Il
Bitonto Opera Festival, patrocinato dalla Regione Puglia, dal Comune
di Bitonto e dal Parco delle Arti, è organizzato da “La
Macina – Associazione socioculturale” e dalla “Raffaello
Comunicazione”, in collaborazione con l’Associazione socioculturale “Coro
lirico giovanile – Città di Bitonto”, Masseria “Lama Balice”,
Fondazione Villa Giovanni XXIII – Onlus, la testata giornalistica “da
Bitonto”, Gruppo ETIS Tecnologie S.R.L. e Gruppo
Intini.
La
trama
Atto I
L’anziano e corpulento Sir
John Falstaff, alloggiato con i servi Bardolfo e Pistola presso l’Osteria della
Giarrettiera, progetta di conquistare due belle e ricche dame: Alice Ford e Meg
Page. A questo scopo invia alle due comari altrettante lettere d’amore
perfettamente identiche.La circostanza
scatena lo sdegno e l’ilarità di Alice e Meg che, insieme alla comare
Quickly e a Nannetta, la figlia di Alice, innamorata del giovane Fenton,
progettano una burla ai danni dell’impudente cavaliere, tale da togliergli la
voglia di atteggiarsi ad ardente seduttore.
Entrano a questo punto due
nuovi personaggi: il marito di Alice, Mastro Ford, e il pedante dottor Cajus,
al quale Ford ha promesso la propria figlia Nannetta. Anch’essi, informati dai
servi di Falstaff delle intenzioni del padrone, si preparano a contrastarlo
ideando a loro volta uno scherzo all’insaputa delle donne.
Atto II
Mrs. Quickly reca a Falstaff
un messaggio di Alice, la donna ha ricevuto la lettera e lo attende a casa
«dalle due alle tre», l’ora nella quale il marito è assente.Partita Quickly si presenta
Ford, sotto il falso nome di signor Fontana, supplicando Falstaff di ricorrere
alle sue rinomate arti amatorie per conquistare Alice, affinché la bella,
perduta la sua virtù, decida finalmente di concedersi anche a lui. Falstaff
naturalmente accetta, sedotto anche dall’offerta di una ricca borsa, e confida
al falso signor Fontana che fra una mezz’ora, non appena «quel tanghero di suo
marito» sarà uscito di casa, Alice cadrà fra le sue braccia. Quindi va a
vestirsi e a imbellettarsi per l’appuntamento galante. Il gelosissimo Ford
prima si dispera, poi decide di irrompere in casa propria con i suoi uomini per
sorprendere gli adulteri.
Ma le donne fanno in tempo a
nascondere Falstaff, recatosi pimpante all’appuntamento amoroso, dentro la
cesta del bucato. Al suo posto, dietro un paravento, Ford scopre la figlia
Nannetta, intenta a scambiare tenerezze con Fenton. Infine Falstaff viene
gettato nel fossato sottostante tra le risa di tutti i presenti.
Atto
III
Alice rivela al marito la verità e tutti – uomini e donne –
si coalizzano per giocare a Falstaff l’ultima spettacolare burla: la comare
Quickly lo convince a recarsi ad un secondo appuntamento con Alice e Meg, a
mezzanotte, nel parco, travestito da Cacciatore Nero. Tutti si travestono da
fate e folletti; nella divisione dei ruoli, a Nannetta tocca la splendida
Regina delle fate ed il padre intende approfittare della confusione per sposare
la figlia con il vecchio Dr. Cajus; mentre spiega il suo piano al dottore,
indicando anche il travestimento che dovrà usare, viene udito per caso da Mrs.
Quickly, che immediatamente avverte la giovane.
L’incontro galante si trasforma in «tregenda»: mascherati da
creature fantastiche, tutti gli abitanti di Windsor circondano il panciuto
seduttore, mentre una schiera di folletti (i bambini di Windsor) lo tormenta e
lo costringe a confessare i suoi peccati.Finalmente Falstaff
riconosce il servo Bardolfo e comprende di essere stato, una volta ancora,
burlato. Intanto Ford sposa quella che crede sua figlia Nannetta con il Dr.
Cajus ma, tolto il velo si scopre che è invece Bardolfo! L’opera così finisce
in allegria: Ford si rassegna, acconsente al matrimonio di Nannetta e Fenton e
invita tutti a cena; e Falstaff – ritrovata l’antica baldanza – detta la morale
della storia: «Tutto nel mondo è burla».