Franco
Sannicandro e la sua arte sono stati i protagonisti del quinto appuntamento di “Arena
Rogadeo”, la kermesse bitontina dedicata al cinema e all’arte, promossa ed
organizzata dall’associazione “Just Imagine” con il patrocinio del Comune di
Bitonto e del Parco delle Arti.
La
proiezione del cortometraggio “Ritratto inconscio”, girato dal videoartistaGianni De Serio, è stata infatti l’occasione di girare tra le stanze dell’atelier
dell’artista bitontino, a Giovinazzo, scoprendo l’arte poliedrica di
Sannicandro attraverso le testimonianze di del collezionista Girolamo Devanna,
Nicola Pice, presidente della Fondazione De Palo – Ungaro, Eric Forsmark,
musicista e performer, Nuccio Altieri (già assessore alla Cultura e Turismo
della provincia di Bari) e Antonello Taranto, direttore del dipartimento
dipendenze patologiche ASL/BA. «Con la sua arte ha sempre mostrato il proprio
amore per la città» ha sottolineato il sindaco Michele Abbaticchio, intervenuto
per dare il proprio saluto all’ospite della serata.
Dopo
aver scoperto la sua vena artistica sin da giovanissimo, quando frequentava l’ormai
ex scuola di disegno di Largo Gramsci, a Bitonto, non ha mai smesso di portare
la sua arte in tutta Italia, sempre mostrando «grande esperienza valoriale e dinamismo in continua evoluzione,
capacità di mettersi costantemente in gioco», stando al giudizio del
critico d’arte Lucia Anelli, oltre ad una grande attenzione al sociale, che troverà
nei prossimi mesi un’ennesima dimostrazione con l’apertura di un nuovo
laboratorio di arte applicata al sociale nell’ex asilo di via Frisicchio, come
ha annunciato l’assessore Rocco Mangini.
«La sua arte risente molto dell’eco di
Picasso e dell’artista bitontino Francesco Speranza. È un visionario» è il
commento di Pice.
Rispondendo
alle domande di Viviana Minervini, giornalista e moderatrice dell’incontro, l’artista
ha dunque ricordato i suoi esordi, la scoperta del suo talento, quando, in una
sorta di sfida con l’allora direttore della scuola di disegno, dipinse il primo
dipinto ad olio.
«L’arte a Bitonto merita più attenzione, a
partire dalla Galleria Civica (ubicata nel Torrione, ndr), il cui uso andrebbe studiato meglio»
ha aggiunto.
E,
a proposito della scuola: «Fu un vero
peccato la chiusura di un istituto con un secolo di storia, unico nel
territorio. Ed è grazie al professor Pice se la documentazione e molti dei
lavori si sono salvati. Se non fosse stato per lui si sarebbero persi».
A
margine della serata si è tenuta l’esibizione musicale di Vincenzo Mastropirroche, con Sannicandro, ha collaborato nel 2003 ad un’installazione artistica
realizzata tra i ruderi del Teatro Petruzzelli, prima della ricostruzione.