Da Michele Giammarelli e Nicola Vacca del movimento politico Bitonto in Testa, riceviamo e pubblichiamo.
“In questi giorni, direttore, si fa un gran parlare (causa rinnovo) della Città Metropolitana, dei suoi organismi, delle sue competenze.
Si parla innanzitutto delle tante strade provinciali, mal collegate, con tanti incroci pericolosi ed una illuminazione inesistente.
A queste scoperte temporanee (accade ogni 5 anni), si accompagnano polemiche
di circostanza, a sottolineare le responsabilità politiche della gestione corrente. Anche noi, come Bitonto in Testa, evidenziamo criticità, alle quali, molti attori della politica locale, forse, volutamente cercano di evitare. Parliamo, evidentemente, della pericolosa situazione ambientale, di numerose discariche anche non bonificate e altre a farsi di competenza della Città Metropolitana, prive di qualsivoglia valutazione politica, pur nella consapevolezza di un territorio martoriato. Per non parlare della ormai soap opera riguardante il ponte più famoso d’Italia (provinciale 231 via Terlizzi), ad annoverarsi come opera incompiuta per aver ormai abbondantemente raggiunto i 15 anni d’età.
A conoscenza di chi legge, è bene ricordare che stiamo parlando di un organismo (Consiglio Metropolitano) formato da 18 componenti eletti con il cosiddetto voto ponderato, attraverso una cifra diversificata dei 41 Comuni, calcolata per numero di abitanti.
Eletti ed elettori di questo organismo, il Consiglio Metropolitano, sono solo e soltanto Sindaci e Consiglieri Comunali dei Comuni appartenenti alla ex Provincia di Bari, ed ha come Presidente di diritto, non eletto, il Sindaco di Bari (città capoluogo), il quale ha potere di nomina dei propri collaboratori (assessori), anche esterni.
Và detto che, l’elezione dei componenti avviene, come da copione, nell’ambito di liste di partito e/o coalizioni.
Nello specifico, l’ultima consultazione in oggetto (5 anni orsono), le liste presenti ottennero:
14 seggi la prima arrivata, 4 seggi (l’opposizione), con un risultato della vincitrice pari al 77,77% (18).
Nemmeno nel ventennio fascista (legge Acerbo), o in qualche remota Repubblica bolscevica, seppero fare di meglio (i Legislatori).
È consuetudine, come qualsiasi campagna elettorale (si vota Domenica 6 Ottobre), attivarsi, come candidati, almeno un mese prima, causa formulazione delle liste.
Senza entrare in polemica, vi lasciamo immaginare cosa stia accadendo, all’interno dei gruppi di maggioranza a Bitonto, in continuo litigio per voler indicare, a tutti i costi, colei o colui che risulterebbe più indicato a bissare quel ruolo di ipotetico “fantasma politico” anche nel Consiglio Metropolitano.
In conclusione, direttore, noi di Bitonto in Testa, riteniamo doveroso (grazie anche al suo giornale), fare appello ai nostri Legislatori affinché si possa, in tempi brevi, dar voce ai cittadini elettori, ridando loro la possibilità di scegliersi i propri referenti al Consiglio Metropolitano, la cui rilevante importanza non può più essere delegabile”.