«Una
delle principali ragioni di questa riforma è mettere sotto controllo la spesa
delle Regioni».
Ha
esordito così, in una delle sue prime battute, Roberto Conciancich, senatore del Partito Democratico e
coordinatore del Comitato nazionale per il Sì, intervenuto ieri presso il
Sancti Nicolai Convivium di Piazza Cattedrale, ad illustrare le ragioni del Sì
alla riforma costituzionale.
L’evento,
organizzato da Città Democratica,nelle parole del vice-presidente Beppe
Martucci, ha avuto l’obiettivo di informare il cittadino affinché voti
consapevolmente alla consultazione del 4 dicembre.
Dopo
aver denunciato il clima cruento in cui si sta consumando questa campagna
referendaria (ma è stato lo stesso Renzi all’inizio a personalizzarla, ndr),
il senatore ha evidenziato come il voto del 4 dicembre sia una grande occasione
di partecipazione popolare. E nel corso della conferenza ha cercato di
ribaltare le accuse che solitamente vengono mosse dal fronte del No. Alla
riduzione degli spazi di partecipazione popolare e al pericoloso accentramento
dei poteri nelle mani del premier, Conciancich ha replicato sottolineando che i
senatori verranno eletti dai Consigli regionali e scelti fra sindaci o
consiglieri regionali (fatta eccezione per i 5 che saranno nominati dal
Presidente della Repubblica). La modalità di elezione non è ancora chiara,
visto che si attende una legge quadro che definirà meglio questo punto.
All’incontro
è intervenuto anche il sindaco Michele
Abbaticchio, che ha domandato se, con questa riforma, procedendo nella
direzione di un abbattimento dei costi della politica, non si assegnino troppi
incarichi ad una stessa persona. «Il cittadino non comprende – ha detto
Abbaticchio– perché il sindaco debba distrarsi su altri ruoli. Garantire la
presenza in Città Metropolitana e governare i territori è molto faticoso».
Per
Cociancich sarebbe un’occasione per portare la propria visione strategica dal
livello locale a quello regionale.
Il
prossimo appuntamento è fissato per sabato 5 novembre sempre al Sancti Nicolai Convivium,
dove alle ore 10,30 Alessandro Torre,
professore ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi
di Bari “Aldo Moro”, illustrerà le ragioni del No.