Il bitontino Savino Carbone ha ricevuto a Torino il primo premio “Armando Ceste” per il documentario “Libertà”, realizzato nel 2019 per raccontare la condizione dei migranti omosessuali in un tempo di politiche restrittive. Il concorso cinematografico, alla sua ottava edizione, è rivolto a giovani autori di cortometraggi e documentari a tematica sociale.
Queste le motivazioni della scelta da parte della giuria: «Il documentario, con attenzione emotiva, narrativa e formale attraverso il diretto racconto dei protagonisti, ci presenta la speranza di trovare in Italia il rispetto per i diritti umani e le libertà fondamentali che sono negati nei loro paesi di origine e lancia una forte richiesta di responsabilizzazione nei confronti dei migranti».
«Un riconoscimento che mi rende particolarmente felice perché arriva a poche ore di distanza dall’approvazione della richiesta di asilo a C., la protagonista del doc – scrive il giovane regista – Grazie all’Associazione Nazionale Museo del Cinema, ad Amnesty International e alla giuria presieduta da Stefano Francia di Celle, direttore del Torino Film Festival. E, come sempre, a chi ha contribuito a rendere questo piccolo film realtà».