Nessuno dei candidati sindaco sa ad oggi se nella prossima consiliatura via Traetta diventerà a senso unico. Almeno questo è quanto emerso dall’incontro sulla mobilità sostenibile tenutosi lo scorso lunedì nella Sala degli Specchi di Palazzo Gentile.
Il sindaco uscente Michele Abbaticchio ha sottolineato come il Comune ha «affidato uno studio tecnico per il PUMS (Piano Urbanistico di Mobilità Sostenibile). Quello di via Traetta è uno dei punti cruciali che il piano deve risolvere e su cui deve dare delle proposte ragionate». Il candidato ha inoltre puntualizzato come non occorrerà molto tempo: «non stiamo parlando di tempi lunghi, visto che lo studio ha un tempo di 90 giorni per predisporre una proposta tecnica che si basa sui dati del traffico, alla fine del quale si rimetterà la decisione nelle mani della politica». E ha concluso: «credo che una decisione così sensibile per una delle arterie principali che porta al centro della città sia necessariamente da prendere con uno studio tecnico che sia di supporto a questo. Sul PUMS siamo fermi da 30 anni»
Per la forzista Carmela Rossiello invece «non è possibile decidere dalla mattina alla sera se rendere a senso unico una strada, visto che il discorso viabilità nel nostro paese necessita di un’attenzione precisa, ed è chiaro che un cambiamento del genere comporterebbe una serie di problematiche in altre parti della città che avrebbero il traffico congestionato». Infine ha aggiunto: «il problema traffico a Bitonto è serio e bisogna intervenire in questo senso, perché è necessario un piano della mobilità fatto ad hoc e con la possibilità di usare mezzi di trasporto di massa. Per esempio dobbiamo smetterla di usare l’auto anche per accompagnare i figli a scuola».
«Siamo in attesa del PUMS – ha esordito il pentastellato Dino Ciminiello – e questo deve partire dallo studio dei flussi cittadini che non può prevedere una realizzazione di compartimenti stagni, perché la città va pensata in maniera organica. Penso ad una Bitonto in cui ci siano scambi intermodali, fra auto, bicicletta, e trasporto pubblico».
A concludere il giro di risposte Emanuele Sannicandro: «Il problema del traffico è evidente a tutti, quindi va data una soluzione in un piano complessivo. Purtroppo dobbiamo cambiare sul piano culturale le nostre abitudini. In alcune strade è impossibile per le forze dell’ordine circolare in maniera efficace. Qualcosa va fatta per il Corso, via Verdi e anche via Traetta. Io non ho la bacchetta magica e non riesco a capire come si possa risolvere questo problema, ma so che è un problema gravissimo».
La proposta di applicare a via Traetta il senso unico risale a settembre dell’anno scorso, quando la presidente del Comitato di Quartiere numero 6 Fiorella Carbone annunciò l’idea ed un incontro a tema. Incontro che si è tenuto agli inizi di novembre 2016 nella Sala degli Specchi alla presenza della vicesindaco Rosa Calò, dell’assessore Domenico Incantalupo e del comandante Gaetano Paciullo, che era sostanzialmente favorevole alla proposta, ma naturalmente rimetteva la decisione nelle mani della politica. In quell’occasione il gestore di un bar di via Traetta aveva presentato una raccolta firme (mancanti però di numero del documento di identità) di coloro che erano contrari al provvedimento. Alcuni commercianti infatti espressero fortemente il proprio no al senso unico. Da quel momento non se n’è discusso più.