Dal
sindaco Michele Abbaticchio, dal vicesindaco Rosa Calò e dall’Assessore alle Attività produttive Michele Daucelli riceviamo e volentieri
pubblichiamo.
“L’ultimo
furto sventato dalle guardie del Consorzio Custodia Campi, alle quali va il
nostro incondizionato plauso e l’invito a proseguire con solerzia in questo
impegno, sono il segno concreto dell’utilità di un presidio coordinato del
territorio per fronteggiare la criminalità nelle nostre contrade, che con
l’avvio della campagna olivicola 2013 stanno assistendo alla ripresa virulenta
di atti predatori con razzia di olive, attrezzi e macchine di lavoro a danno
degli operatori agricoli. Il fenomeno già preoccupante di per sé è aggravato
dalla crisi economica in corso e dalla perdurante situazione climatica
sfavorevole, che si ripercuote ancora più pesantemente su un settore
storicamente vitale della nostra economia.
Per
questo nei giorni scorsi su iniziativa del neo Dirigente del locale
Commissariato, dott. Giorgio Oliva, sollecitato in tal senso dall’assessore
all’Agricoltura e alla Polizia locale, Domenico Incantalupo, è stato convocato
a Palazzo di Città un incontro di coordinamento con tutte le forze dell’ordine
operanti sul territorio, l’Amministrazione comunale e i rappresentanti degli
organismi sindacali del mondo agricolo.
Al
tavolo del 7 novembre, riunito in attuazione di uno specifico impegno
sottoscritto in un Protocollo d’Intesa istituzionalizzato dalla precedente
Amministrazione comunale, hanno partecipato il Comandante della Compagnia
Carabinieri di Molfetta, cap. Matteo Vincenzo Orefice, ufficiali del Corpo
Forestale dello Stato, della Polizia Provinciale e della Polizia locale,
unitamente a numerosi rappresentati di associazioni di categoria e
organizzazioni sindacali.
Il
dott. Oliva, insediatosi nel Commissariato della nostra città da poche
settimane, riferendo l’avvenuto avvio di un funzionale coordinamento tra tutte
le forze dell’ordine, ha ribadito l’importanza della creazione di una rete che
consenta di presidiare il territorio per prevenire per quanto possibile i reati.
È necessario – è stato sottolineato – recuperare la fiducia dei cittadini nelle
forze dell’ordine, quali punto di riferimento e di prossimità rispetto al
bisogno di tutela, protezione e sicurezza di chi lavora onestamente nel
rispetto della legge. In questo senso è importante il ruolo delle stesse
associazioni di categoria del mondo agricolo, chiamate a diffondere fiducia tra
gli operatori, invogliandoli alla segnalazione di situazioni sospette di cui si
è testimoni. La denuncia, anche in forma anonima, dei reati è estremamente
utile per la mappatura delle aree più interessate al fenomeno criminoso:
segnalare prima che il reato accada piuttosto che denunciare a fatto accaduto
aiuta a prevenire l’illecito.
Massimo
impegno è stato assicurato anche dal cap. Orefice, per il quale l’evidente
problema di scarsità di risorse umane per controllare al meglio il territorio
non deve costituire un alibi, per non dare risposta anche alla richiesta di
intervento per illeciti ritenuti di minore importanza: il cittadino non deve
mai sentire lontano chi rappresenta lo Stato e lo tutela nel suo bisogno di
sicurezza e rispetto della legge. In generale si tratta di recuperare nella
cultura generale il concetto di prossimità, di collaborazione e di fiducia.
Da
parte nostra abbiamo ribadito l’importanza di alcune azioni per contrastare più
efficacemente questi fenomeni, che causano pesanti ripercussioni sull’economia
cittadina: presenza coordinata delle forze dell’ordine sul territorio,
prossimità ai cittadini, segnalazioni, denuncia dei singoli e degli organismi
di categoria, impegno dell’Amministrazione a farsi carico e portavoce dei
problemi, a promuovere incontri informativi e d’apertura di spazi di
comunicazione e confronto.
Tra
i risultati condivisi al termine dell’incontro l’impegno comune a promuovere
con maggiore frequenza incontri pubblici per informare, far conoscere modalità
per fronteggiare e contrastare i reati, vincere l’atavica paura che espone il
singolo cittadino alla sopraffazione e alla violenza di chi delinque”.