Nuove agevolazioni per i redditi bassi e non solo, aumento dai 10 ai 14 centesimi a metro quadro per la parte fissa, riduzione dai cinque ai sette euro nella quota variabile a seconda degli occupanti dell’abitazione.
Il Consiglio comunale ha approvato le novità per la Tari 2023 e la prima tassa sui rifiuti dell’esecutivo guidato da Francesco Paolo Ricci si presenta con non pochi elementi nuovi, partendo da tre presupposti: il costo dello smaltimento per l’anno in corso è di 12 milioni di euro, in aumento di 160mila euro rispetto all’anno scorso; il gettito della Tari deve essere uguale alla spesa sostenuta dall’ente; grazie all’avvio del porta a porta a 360 gradi quasi un anno fa, sono emerse 2mila utenze domestiche completamente sconosciute e che non pagavano il tributo. Per il 2023 ci sarà, allora, l’esenzione totale per Isee fino a 3.500 euro; riduzione del 40 per cento per Isee fino a 5mila euro; riduzione del 20 per Isee fino 7mila euro; 30 per cento in meno per le onlus, il 10 per cento per chi produce autocompostaggio domestico riducendo drasticamente i rifiuti conferiti e un 50 per cento per i nuovi insediamenti nella Zona economica speciale (Zes), a cui si aggiunge una riduzione Imu per cinque anni. Non è tutto, perché altre riduzioni comprendono il 20 per cento per il primo anno di adozione di animali domestici da strutture autorizzate, 50 per cento per i primi tre anni per attività di nuovo insediamento nel centro antico, 20 per cento per aree utilizzate dalle attività di logistica e autorimessa e 30 per cento per bar e tabacchi che non hanno apparecchiature con vincite a premi. «É stata ampliata – la voce dell’assessore al Bilancio Francesco Brandi – la platea che può usufruire di riduzione o esenzione sulla tassa per i rifiuti, introducendo una terza fascia non presente fino all’anno scorso».
In termini prettamente di spesa per le utenze domestiche, prendendo l’esempio un’abitazione di 100mq, più il nucleo familiare è numeroso e meno andrà a pagare (in proporzione). Perché? In base alla “nuova” parte fissa e a quella variabile, una famiglia di due persone sborserà 354 euro (sei euro in più rispetto all’anno scorso); se è formata da tre componenti 378 euro (+ sette euro rispetto al 2022) mentre se ci sono sei membri 428 euro, contro i 421 di dodici mesi fa.