Gli
obiettivi sono ben precisi: coinvolgimento attivo e stimolo alla
partecipazione e all’impegno per la collettività dei giovani a
rischio esclusione sociale e devianza, cambiamento radicale per
modificare il comportamento dei consumatori in ottica di una
riduzione degli sprechi alimentari.
Si
chiama “AvanziAMO! Consumarsi, preferibilmente …”
l’ultima sfida lanciata da Bitonto nell’ambito
del Piano sociale di zona sul tema della lotta allo spreco
alimentare.
L’idea
è una risposta all’avviso pubblico (“ComuneMenteGiovane“)
che l’Anci Puglia ha lanciato un paio di mesi fa, è finanziata dal
“Fondo per le Politiche Giovanili” creato nel 2006 e da risorse
comunali, poco meno di 20mila euro, e sarà portata avanti con il
contributo di associazioni come Consorzio Social Lab, Eughenia s.c.s,
Centro di aggregazione giovanile, Giosef Puglia, Ulixes s.c.s,
associazione psico-socio-educativa “Colibrì”.
La
proposta della città dell’olio intende
raccogliere progetti che da un lato vadano a incrementare il processo
partecipativo giovanile (prevista l’incremento della raccolta,
riutilizzo e ridistribuzione
dei prodotti alimentari scartati, al fine di promuovere lo sviluppo
della persona), dall’altro che si indirizzino alla lotta allo spreco
alimentare vera e propria e il sostegno alle nuove povertà.
Il
centro operativo dell’intero intervento sarà l’ex Pretura, nel cuore
del centro storico, che appena fresca di lavori da Palazzo Gentile
metteranno a disposizione in comodato d’uso come sede degli arredi e
delle attrezzature necessarie.
Il
processo di partecipazione è rivolto a 45 giovani dai 13 ai 25 anni
(divisi in 3 gruppi a seconda delle fasce d’età) a rischio di
emarginazione sociale e/o devianza, o inseriti in percorsi di pene
alternative nell’ambito della giustizia minorile, che saranno
identificati in un connubio tra il settore comunale dei Servizi
Sociali, le autorità di giustizia minorile, le istituzioni
scolastiche locali, e le realtà del Terzo settore locale.
«La
lotta allo spreco alimentare deve diventare una priorità all’interno
dell’agenda politica europea – afferma il sindaco Michele
Abbaticchio – ma l’impegno va concentrato anche nelle
iniziative “dal
basso”, dove i Comuni, la collettività di un territorio, fino al
singolo cittadino, sono chiamati ad attivare politiche di educazione
alimentare e lotta allo spreco, anche nell’ottica di dare risposta
concreta al problema delle nuove povertà».