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Home » La Riflessione/ Due, tre cose che vanno dette sulla sanità della nostra città

La Riflessione/ Due, tre cose che vanno dette sulla sanità della nostra città

Ma quanto tristi e ingenerose sono le accuse di infondatezza sulla notizia data da noi ieri

Mario Sicolo by Mario Sicolo
15 Giugno 2015
in Cronaca
La Riflessione/ Due, tre cose che vanno dette sulla sanità della nostra città
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Care lettrici, cari lettori, nei decenni abbiamo assistito ad una autentica spoliazione del nostro Ospedale. 

Credete, forse, che noi si sia felici quando arrivano notizie tipo quella che abbiamo dato ieri? 

Ci ha fatto davvero male subire accuse di infondatezza sulla news, solo perché il sindaco aveva scritto su fb – canale tristissimo di informazione – che la Asl aveva assicurato che non era vero. 

Miracolo alla bitontina: quattro parole hanno improvvisamente rasserenato i concittadini sulle condizioni OGGETTIVAMENTE comatose della nostra sanità. 

Purtroppo, però, le carte recitano questa amara verità: le ambulanze nostre potrebbero diventare Indie dal primo luglio. Magari restasse Mike il nostro 118, saremmo i primi a cospargerci il capo di cenere e a darne notizia. 

Ma, in fondo, per un centro di 60 mila abitanti ed un bacino di utenza che può raggiungere i 90 mila, costretto ad avere solo un ppit (Punto di primo intervento territoriale, che, testimoniato dal vivo, non più di un cerottino ti possono mettere per una frattura del setto nasale), sarebbe una vera, malinconica vittoria di Pirro…

E ne abbiamo viste di carte, nei decenni, cari lettori, eccome se ne abbiamo viste. 

Di quelle che dovevano testimoniare una “necessaria” inefficienza della struttura bitontina per potenziare le altre viciniori. 

Eppure, ricordiamo tutti che c’erano reparti funzionanti e professionalità più che dignitose. 

E, invece, niente. Ogni tot anni, il nosocomio nostro veniva mutilato di qualcosa. E ne abbiamo sentite di promesse dai politici di ogni colore e di ogni schieramento – l’ultima in ordine di tempo: il testo licenziato dalla commissione comunale paritetica che la Regione ha garantito che sarà messo in atto, che fine ha fatto?), tuttavia la verità è una sola, incontestabile: l’immobile di via Comes è un contenitore vuoto con solo la Dialisi, l’udt e il laboratorio analisi, che chissà quanto tempo ancora resisteranno. 

Per il resto, un mucchio di ambulatori aperti in settimana a macchia di leopardo…

Per questo, ci rattristano davvero queste pesanti accuse contro il nostro operato di informatori DISINTERESSATI, lo scriviamo maiuscolo apposta. 

Perché, carriere alla mano, non sappiamo quanti lo siano stati nel corso del tempo nella storiaccia riguardante il nostro Ospedale.

Ed è davvero paradossale che vengano chiamati alle loro responsabilità dei giornalisti per una notizia desunta da un documento (il massimo per il nostro mestiere), peraltro scritto e firmato da altri, e non venga mai richiamato almeno all’ordine morale chi promise di “riaprire completamente” il nostro Ospedale, chi disse che sarebbe diventato una Casa della Salute (nota fugace tratta dal sito del Ministero della Salute) o chi ottimista profetizzò un futuro da Poliambulatorio di terzo livello (rullo di tamburi, prendete appunti critici onniscienti, ie lung u fatt:

1^ livello: Poliambulatorio di Base – nella misura di uno ogni 30mila abitanti, dovrà assicurare la presenza nella stessa struttura delle seguenti prestazioni: cardiologia, oftalmologia, otorinolaringoiatria, dermatologia, endocrinologia, pneumologia, centro prelievi;

2^ livello: Poliambulatorio Specialistico – nella misura di uno ogni 60mila abitanti, dovrà assicurare la presenza nella stessa struttura di prestazioni come: radiodiagnostica (RX ed Ecografia), gastroenterologia, ortopedia, medicina interna, geriatria, reumatologia, urologia, neurologia, allergologia, medicina fisica e riabilitativa, ostetricia e ginecologia, odontoiatria, neuropsichiatria infantile, oncologia, diabetologia e chirurgia generale;

3^ livello : Poliambulatorio di Terzo Livello – nella misura di uno ogni 400mila abitanti, dovrà assicurare la presenza nella stessa struttura di tutte le prestazioni previste nei livelli 1 e 2, più: laboratorio di analisi territoriale e un Servizio di Radiodiagnostica con TAC, Risonanza Magnetica ed eventuale Diagnostica Senologica). Di questo, ovviamente niente di niente abbiamo visto. 

Assurdo, tutto troppo assurdo (e la sconsolata espressione sostituisce una vernacolare memoria dei defunti di coloro che questa situazione hanno determinato e che ci hanno continuamente preso per i fondelli)…

Tags: bitontoOspedale
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