Dopo due giorni dalla pubblicazione del video –
scandalo della sparatoria del 2 luglio scorso, il sindaco Michele Abbaticchio
decide di dire la sua e lo fa non senza polemiche.
«Chiariamo immediatamente un punto per cercare di
evitare le solite strumentalizzazioni e difformità di pensiero: nessuno vuole
nascondere il problema criminalità a Bitonto. Abbiamo parlato di
necessità di contrastare le mafie, abbiamo promosso manifestazioni
pubbliche sul problema e non ci siamo mai sottratti a qualsiasi condivisione di
responsabilità nell’opera di contrasto ai fenomeni criminosi. Ma, con
altrettanta chiarezza, nessuno deve nascondere che il problema criminalità
della provincia barese non inizia e non finisce a Bitonto», dichiara il
primo cittadino.
«Probabilmente Bitonto, a causa della sua posizione strategica nei confronti
delle principali infrastrutture dei trasporti, paga molto in questa direzione
ed a beneficio di”mercati” sovra-comunali – prosegue l’ex
dirigente comunale – e
concordiamo con tutti gli esponenti di pubblica sicurezza nel momento in cui
si invoca una riforma legislativa e carceraria per assicurare efficacemente i
risultati investigativi condotti».
Abbaticchio, poi, difende a spada tratta Bitonto, la
cui immagine è stata inevitabilmente danneggiata dal video. «Non crediamo,
invece, che sia utile condannare sommariamente una comunità che da decenni è
composta da moltissime associazioni di volontariato e di sensibilizzazione alla
cultura della legalità, così come da eminenti esponenti delle forze dell’ordine
e della Procura della Repubblica. E, non da ultimo, ascoltiamo la voce dei
tanti giovani che hanno investito, in quest’ultimo anno, le proprie risorse
economiche nei luoghi storicamente dedicati alla organizzazione e diffusione
dello stesso crimine, contrastando con la loro semplice presenza fisica quello
che sembrava invincibile fino a poco tempo prima. Collaboriamo, allora, piu’ di
prima con la Polizia, i Carabinieri e la Guardia di Finanza».
Il sindaco, infine, si dice sicuro che «la città di
Bitonto migliorerà ulteriormente nella direzione della denuncia, ricominciando
proprio dalle nuove generazioni e da noi stessi, ovviamente», rilanciando l’appuntamento del 9 agosto
prossimo in piazza Cattedrale per «parlare ancora di legalità con la buona
Bitonto. Ovvero, con Bitonto stessa».