Il
futuro del Maria Cristina di Savoia? Aprire le porte agli immigrati
che arrivano da Siria, Iraq e Afghanistan.
La
notizia, nell’aria già da qualche tempo, è stata data in anteprima
qualche giorno fa dalla Gazzetta del Mezzogiorno, che
parla anche di due sopralluoghi già fatti dal ministero dell’Interno
a dicembre.
L’Azienda
servizi alla persona, allora, nonostante le difficoltà economiche e
strutturali, dopo aver piazzato il colpo “Philia”,
un centro per sostenere e ascoltare le famiglie
(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/al-maria-cristina-la-famiglia-e-al-centro-dell-attenzione-con-philia/8232.htm),ora si appresta ad offrire rifugio e ospitalità a circa 25
immigrati, provenienti dai Paesi più caldi dello scacchiere
geo-politico internazionale.
I
nuovi ospiti – sottolinea il quotidiano diretto da Giuseppe De
Tomaso – dovrebbero arrivare già nelle prossime settimane, saranno
ospitati negli spazi al secondo piano della struttura, e vedranno
garantiti i servizi culturali, sociali, e di intrattenimento. Che
saranno affidati a una cooperativa di Modugno, mentre l’Asp garantirà
il servizio mensa.
L’iter
è partito qualche mese fa, allorché il “Maria Cristina di Savoia”
risponde all’apposito bando regionale del marzo 2015 “Apq
Benessere e salute, indirizzi attuativi per la realizzazione di
interventi socioeducativi e sociosanitari di enti pubblici”.
La candidatura trova l’avallo dei comuni di Bitonto e Palo del Colle,
favorevoli affinché la struttura si trasformi in un “centro
polifunzionale per l’accoglienza degli immigrati, in quanto
struttura a ciclo continuativo a carattere sociale e sociosanitario
per la prima accoglienza e l’integrazione sociale degli immigrati,
con permanenze limitate temporalmente e con l’integrazione di
prestazioni sociali e sociosanitario connesse al posto letto e alle
prestazioni di cura della persona”,
così come recita l’apposita delibera dell’Ambito territoriale.
Ospitando
i migranti, la struttura diretta da Vito Masciale “strapperà”
tre milioni di euro alla Regione, che saranno utilizzati per adeguare
alcuni ambienti adesso inutilizzati.
L’accoglienza
bitontina degli immigrati, dunque, diventa realtà.
Qualche
mese fa, infatti, era praticamente certo l’accordo con l’Hotel nuovo,
ma poi tutto è saltato(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/l-accordo-e-saltato-l-hotel-nuovo-non-ospitera-i-migranti-e-ora-che-succede/7339.htm).