Nell’ambito della rete per la legalità, attiva sul
territorio bitontino dal 2008, ieri mattina si è svolta un’assemblea
studentesca alla presenza di numerose autorità.
Gli studenti dell’ITIS “A. Volta”, scuola polo per la legalità, con il Liceo Linguistico Europeo, l’ITC “V. Giordano”, la “Don Tonino Bello”di Palombaio – Mariotto, sotto la guida della referente per la legalità, prof.ssa Annamaria Facchini, e del preside Giuseppe Paciullo, hanno avuto modo di
dialogare in materia di “emergenza criminalità” a Bitonto sotto vari punti di
vista.
Importante è stato il contributo d’apertura dato dal coordinatore regionale FAI (Federazione
Antiracket Italiana),Renato de Scisciolo,
e da Angela Castellano, Presidente Associazione Antiracket Bitonto: «Infondere coraggio alla comunità e denunciare qualsiasi evento
è importante. Le nostre città hanno bisogno di uscire dal tunnel della malavita.
La crisi si fa sentire anche per i delinquenti che cercano di riorganizzare il
territorio ma non bisogna demordere. L’esempio di oggi – continuano – di una vittima di usura è quello di non aver
paura di denunciare e di chiudersi verso chi ci può aiutare».
La denuncia è il primo passo verso la nostra sicurezza. «Non si può parlare di legalità – commenta
il Tenente della Polizia Municipale
Gaetano Paciullo – se non si danno
delle regole. Bisogna avere il coraggio di denunciare i soprusi dei
delinquenti».
Ma cosa è la legalità? Prova a dare una spiegazione l’assessore alla Pubblica Istruzione, Vito Masciale, che l’ha definita non «come una camicia di forza, ma come una
risorsa. Dobbiamo occupare gli spazi di chi vuol delinquere e far sentire la
nostra presenza. È essenziale dare un esempio del rispetto delle regole in ogni
ambiente: non si può lasciare il compito solo alle istituzioni o alla scuola,
deve esserci supporto soprattutto nelle famiglie». E chiude con un monito: «bisogna limitare la propria libertà, con
una libertà per tutti».
Presente anche il Commissario
della PS, Giorgio Oliva, che ha
dato un messaggio chiaro ai ragazzi: «Bisogna
avere cultura verso le regole. Una cultura in senso lato fatta di lotta contro
l’indifferenza e l’ignoranza. Il territorio deve essere contrastato con il bene
organizzato».
Una rete di bene che possa sovrastare la nostra città.
Il male certo non si può sconfiggere da soli, ma ogni piccola azione, anche la
più insignificante, può dimostrarsi fondamentale nella crescita di tutti,
soprattutto del nostro domani.
L’assemblea si è conclusa con la visione del significativo film “La mafia uccide solo d’estate” del regista Pif.