Dall’associazione Controvento riceviamo e pubblichiamo.
Buone intenzioni purtroppo rivelatesi poi del tutto fallimentari nell’atto pratico e nella concretezza che interessa ai cittadini.
Il Park and Ride di via Messeni a Bitonto, inauguratosi lo scorso 8 ottobre 2014 con pronostici del tutto positivi da parte del vice sindaco Rosa Calò, in realtà ha mostrato non poche inadeguatezze; soprattutto perché poi sono i cittadini a farne continuamente le spese degli scempi e degli atti vandalici di cui ormai Bitonto è quotidianamente protagonista!
Una struttura fruibile semplicemente alle sregolatezze dei “furbetti”, che approfittano senza remore dei numerosi posti liberi a disposizione: barriere di ingresso e di uscita perennemente alzate, parcometri fuori uso o malfunzionanti presi di mira dalle barbarie dei vandali, e biciclette e bus cittadini del tutto “fantasma” per raggiungere il cuore del paese.
Le domande frequenti che i cittadini si pongono costantemente desidererebbero risposte chiare, nette e precise: quando sarà fatta la gara per la gestione del Park and Ride, tenuto conto che la struttura è stata realizzata con un finanziamento comunitario di un milione di euro e che è nata con l’intento di favorire la Salute Pubblica? Dovremmo aspettare l’elezione di un nuovo sindaco per raggiungere tale obiettivo, dato che il progetto fu originariamente promosso dalla giunta Valla, poi terminato dalla giunta Abbaticchio, ma allo stato attuale inadeguatamente operativo?
Sarebbe stato molto piu acuto, allora, ampliare il parco giochi per bambini, in modo tale da sfruttare al meglio l’area a disposizione; oppure, come espresso qualche giorno fa sul profilo facebook del Sindaco, più pertinente creare un “parco divertimenti” per gli amici a quattro zampe o per far effettuare i cosiddetti “bisognini”, ottimizzando l’area con sabbia o terreno idoneo per la raccolta degli escrementi?
Ciò che sta di fatto è che tutta la cittadinanza voglia far luce sulle crepe che mostrerebbe la questione, soprattutto per veder finalmente concretizzati gli intenti positivi originari del progetto, riponendo fiducia nella trasparenza e nella lealtà di chi ci rappresenta.