Avviare un rapporto di partenariato trans-frontaliero con una comunità, quella albanese, con cui lo Stivale condivide
da secoli interessi, tradizioni e cultura.
Intraprendere un percorso culturale,
commerciale e economico virtuoso con l’Albania che consenta una crescita prolifica
e duratura anche per la nostra città.
Dunque. Bitonto incontra
Durazzo con gli intenti sopraelencati, e lo farà domani quando all’ombra dell’olivo (ore 10, Sala degli
specchi di Palazzo Gentile) l’amministrazione comunale incontrerà una
delegazione della città portuale albanese capeggiata dal sindaco Vangjush Dako.
Probabile anche la presenza dell’ambasciatore albanese a Bari.
«Durazzo è il
porto commerciale più importante non soltanto dell’Albania ma dell’intera area
balcanica – spiega Vito Palmieri, presidente del Consiglio comunale e mentore dell’iniziativa – e questo gemellaggio rientra nell’obiettivo di questa
amministrazione comunale che intende far crescere la comunità bitontina anche
attraverso accordi con altre comunità a noi vicine».
E una di questa è
quella albanese, geograficamente prossima all’Italia e alla Puglia, con cui i
rapporti nascono già ai tempi della Repubblica di Venezia, negli anni in cui
alcuni profughi toccano l’Italia meridionale, Calabria e Basilicata in primis,
e che si sono inevitabilmente intensificati negli ultimi vent’anni.
«Domani firmeremo
un protocollo d’intesa con il sindaco di Durazzo – sottolinea Palmieri – con il quale daremo inizio a
un accordo culturale e commerciale che permetterà ai nostri prodotti, ai nostri
imprenditori (che saranno coinvolti in un secondo momento, ndr) e alle
nostre imprese di potersi far conoscere anche in una terra importante
come l’Albania».
L’asse Bitonto –
Durazzo prende quota un paio di mesi fa, «quando un mio amico bitontino
presente da 20 anni in Albania inizia a parlarmi di questa possibilità. Poi c’è
stato un rapido ma intenso rapporto epistolare con il primo cittadino di
Durazzo, che fin da subito si è dimostrato entusiasta dell’iniziativa». Che
aggrada anche l’Unione europea, «perché da Strasburgo vedono in modo molto
positivo gli accordi commerciali con i paesi non comunitari ma che intendono
entrarvi», enfatizza l’esponente di “Laboratorio”.
Che poi lascia intravvedere un obiettivo davvero prestigioso: «Speriamo che questo accordo commerciale
sia davvero proficuo per la nostra città, e che ci porti ben presto alla
creazione di un centro italo – albanese a Bitonto. Sarebbe un bel segnale anche
per i tanti albanesi che vivono qui da noi».