Dall’associazione Bitonto in MoVimento riceviamo e pubblichiamo.
“Il 15 Giugno 2015 avveniva la nomina, di chiara matrice politica, dell’architetto Nicola Parisi ad assessore all’Urbanistica ed ai Lavori pubblici, dopo oltre un anno dalle dimissioni del precedente.
In quell’occasione il sindaco dichiarò: “Parisi raccoglie una eredità importante per la redazione del primo PUG della città di Bitonto e per lo studio di fattibilità di un piano di interventi per l’integrazione tra città e campagne disporrà di finanziamenti regionali importanti, per di più potrà contare a tempo pieno del dirigente Sangirardi, adesso a piena disposizione del Comune di Bitonto”.
“Il PUG prima di essere “affidato” deve essere pensato con la collaborazione di tutti cittadini – dichiara il deputato del M5S Francesco Cariello. – L’amministrazione farebbe cosa buona se aprisse la partecipazione a tutta la cittadinanza.”
Dopo tre mesi, agosto incluso, questa amministrazione procedeva prima all’avvio del procedimento di redazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) con D.G. n.226 del 17/09/2015 e dopo 3 mesi esatti con D.G. n. 306 del 17/12/2015 approvava la convenzione con il DICAR del Politecnico di Bari, (a cui l’assessore Parisi è legato da un contratto di ricerca subordinato). A quest’ultima seguiva dopo appena un giorno lavorativo a firma di Sangirardi D.D. n. 41 del 21/12/2016, con la quale avveniva l’affidamento diretto di incarico al DICAR del Politecnico di BARI, “una prestazione di servizi” con un importo netto di € 35.000,00, volutamente sotto la soglia che impone l’obbligo di indire una gara.
Questa è una prassi consolidata dei vecchi partiti, utilizzata per distribuire incarichi esterni, e che questa amministrazione adotta per affidare l’incarico ad un altro ente, nonostante ciò fosse in contrasto con la normativa e i principi di buon governo. Una prassi che la stessa ANAC definisce pericolosa ed anti-economica perché espone le amministrazioni a contenziosi e sottrae dal confronto di offerte più vantaggiose.
Le modalità e i tempi con cui l’amministrazione ha agito su una questione così delicata come la pianificazione del futuro della nostra città ci lasciano esterrefatti, infatti diverse sentenze rafforzano le nostre preoccupazioni.
Nel marzo 2013 il Consiglio di Stato con sentenza N. 1677 ha condannato il Comune di Martina Franca e il Politecnico di Bari annullando l’affidamento diretto dell’incarico per la redazione del Documento Preliminare Programmatico al Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura e disponendo il pagamento delle spese legali del contenzioso.
Anche la Corte di Giustizia UE si espressa sul caso nella sentenza del 19 dicembre 2012 (C-159/11) allorché ha statuito che “un contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto tra un operatore economico e un’amministrazione giudicante, ed avente per oggetto la prestazione di servizi di cui all’allegato II A di tale direttiva, costituisce un appalto pubblico.”
Inoltre facciamo nostre le scrupolose obiezioni poste dagli ordini degli Architetti e degli Ingegneri della Provincia di Bari tramite delle note inviate al Comune di Bitonto, nelle quali viene denunciato il comportamento sleale ed elusivo posto in essere dall’Amministrazione.
“Sarebbe opportuno che il sindaco – continua il deputato del M5S Francesco Cariello – desse delega a coordinare ed avviare un percorso di partecipazione democratica in cui si ascoltino e si prendano in considerazione tutte le esigenze o idee di sviluppo per la città. Le idee sicuramente non mancano vista la vitalità della città. Sia i cittadini che le associazioni, sanno e possono far sentire la loro voce. In questo modo, Bitonto potrà essere ridisegnata in maniera organica e funzionale alle reali esigenze dei cittadini, attraverso un confronto trasparente e mirato allo sviluppo sostenibile.”
Sulla base di questi fatti esposti, presenti negli atti amministrativi del Comune, l’associazione Bitonto in Movimento ritiene che vi siano troppe coincidenze che portano a sospettare che questa Amministrazione pur di affidare, anche se indirettamente, ad un proprio assessore un incarico così strategico ed importante per lo sviluppo urbano ed economico della città, ha cercato di raggirare principi e norme, pregiudicando già dalla partenza l’avvio del PUG, con l’obbiettivo di accentrare la cabina di regia del Piano Urbanistico Generale, ipotecare il suo prosieguo futuro e fregiarsi di un’ennesima medaglietta di facciata.
Alla luce di quanto esposto, si INVITA l’amministrazione alla revoca immediata dell’affidamento diretto (D.G. 306/2015 e D.D. 4 del 21.12.2015) al DICAR del Politecnico di Bari per evitare l’avvio delle procedure di contenzioso tra gli Ordini Professionali e il Comune di Bitonto che provocherebbero solo un evidente spreco di soldi dei cittadini e ad indire un bando pubblico per la redazione del Piano Urbanistico Generale imponendo ai partecipanti il possesso di un “know how” acclarato e CHIEDE le dimissioni dell’assessore Parisi per essersi reso protagonista di tali “forzature” amministrative e a discapito della collettività”.