Almeno due diversi episodi di atti osceni in luogo pubblico denunciati.
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Modugno che procedono serrate e un processo che comincia il primo ottobre. Il quadro è riferito ad un professionista 55enne di Bitonto, incensurato (di cui non si può rivelare il nome per tutelare le minori coinvolte).
L’accusa, appunto, è di atti osceni in luogo pubblico e la procura di Bari ha richiesto il rinvio a giudizio.
Un primo episodio risalirebbe ai primi mesi del 2024 quando, poco prima di mezzogiorno, l’uomo sarebbe entrato nel giardino pubblico di un piccolo comune vicinore e, dopo essersi seduto su una panchina poco distante dalle giostrine, avrebbe praticato autoerotismo proprio davanti agli occhi di due dodicenni che si dondolavano sull’altalena.
Il secondo episodio, invece, risalirebbe alla scorsa estate, intorno alle 10, sempre nello stesso giardino pubblico, dove il professionista si sarebbe avvicinato ad un gruppo di ragazze quattordicenni, e, anche in questo caso, dopo essersi seduto su di una panchina, avrebbe attirato la loro attenzione per poi palpeggiarsi i genitali e masturbarsi.
Le oscenità avrebbero turbato non poco le minorenni, scappate dalla pausa, provocando in loro sofferenza emotiva e un forte turbamento psicologico.
A dare l’allarme i genitori delle minorenni coinvolte che hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri.
I militari hanno acquisito oltre a denunce e testimonianze, anche le immagini di videosorveglianza comunali: attraverso di esse una bambina avrebbe riconosciuto l’uomo.
Grazie alla visione dei filmati e altri video di privati i carabinieri avrebbero ricostruito il percorso del professionista, la sua fuga sino all’auto parcheggiata nei pressi del giardino e stabilire l’esatta dinamica dell’accaduto.