Dall’associazione “Cittadini contro le mafie e la corruzione” – Circolo di Bitonto riceviamo e volentieri pubblichiamo.
“Centotre km dividono Foggia da Bitonto,
e a Foggia si torna a parlare di mafia, e si torna a parlarne dopo il duplice
omicidio avvenuto ieri, ed ora il caso passa nelle mani della Dda di Bari.
Due morti, ma la nostra attenzione
vuol cadere sulle modalità di questa ennesima esecuzione, non certo lontano da
quelle della mafia o della camorra, un modus operandi che è sempre un rituale,
vittime predestinate che non devono scampare, nessuna possibilità di salvezza,
e ci viene in mente la mattanza della sparatoria di Bari, l’ultima per
intenderci, dove gli obbiettivi indossavano giubbotti antiproiettili, ma chi li
ha sparati usava proiettili a prova di carro, e dunque noi ci interroghiamo su
come un fenomeno tanto sottovalutato come le mafie in Puglia.
Oggi si fanno risentire in tutta la
loro violenza, forse perché non sono mai scomparse oppure perché le nuove leve
sono ancora più sanguinarie dei vecchi boss?
Centotre km ci dividono, ma anche qui
a Bitonto si spara e cosa comune anche qui con le mitragliette, sarà una semplice
coincidenza criminale oppure un segnale che qui i criminali hanno molti armi e sono
pronti sempre a dar “voce” alle pistole, e mentre tutti si focalizzano sul
fenomeno ‘ndrangheta, qui credetemi si respira una brutta aria, fatti di omertà
e paura, ma anche di continui attacchi alla libertà comune.
Più volte abbiamo scritto ai
vertici preposti alla sicurezza pubblica
e sinceramente, dopo l’ultima sparatoria di pochi giorni fa, ci aspettavamo
quanto meno una visibile risposta dello Stato, che ad oggi ancora non v’è
stata, ma noi non ci abbattiamo e siamo sempre fiduciosi, la nostra unica
convinzione è quella di non sottovalutare il fenomeno “Criminalità Puglia”,
anche perché è la storia che ce lo racconta.
Un tempo la ‘ndrangheta quasi veniva
declassata ad un fenomeno calabrese di famiglie criminali ed ignoranti e
localizzate in terre calabre, quelle terre tanto belle ma ostaggio di una
criminalità distruttiva e sanguinaria.
Poi, c’è stata la strage in Germania
e tante prove inconfutabili di come intere colonie di ‘ndranghetisti hanno
colonizzato criminalmente tutta Europa, ed allora cosa attendere, purtroppo
tutti i presupposti per una escalation di criminalità ci sono tutti, ci sono la
povertà, l’ignoranza, l’assenza della cultura della legalità e anche tante, tante
armi, nelle mani di giovani apprendisti criminali.
E poi c’è anche un assetto socio-criminale che per anni ha tenuto sotto
assedio molte comunità come questa cittadina, gli elementi per un mix criminale
ci son tutti e noi vorremmo tanto
sbagliarci e vorremmo tanto che mai nulla di ciò che è accaduto a Foggia accadesse nella nostra
cittadina, ma certo che i presupposti ci sono tutti ed allora non bisogna
esitare a contrastare questo fenomeno sul nascere, anche perché non sia troppo
tardi e non vorremmo mai piangere un morto innocente oppure essere alla ribalta
della cronaca nera nazionale.
Questo popolo, come altri popoli
sotto attacco delle mafie, pretende di essere difeso, di essere libero e di non
portare su di sé un peso che spesso diventa ostacolo anche per uno sviluppo
economico e sociale.
Noi ci siamo come “Cittadini contro
le mafie e la corruzione” e continueremo a diffondere la cultura della legalità
e a contrastare ogni forma di illegalità.
Speranzosi che tutto possa cambiare
in meglio, che la cronaca sia sempre rosa e che i nostri figli possano vivere
in un mondo migliore”.