Violenta grandinata in provincia di Bari a Bitonto, Santo Spirito, Palese, Polignano Monopoli, Brindisi, Fasano, Pezze di Greco, Carovigno, aggravata da un alluvione e dalla tromba d’aria e la mappa dei comuni colpiti si sta allargando a macchia d’olio. E’ il bilancio delle prime segnalazioni raccolte da Coldiretti Puglia nell’ultima ora a causa della straordinaria ondata di maltempo che ha colpito a distanza di 24 ore nuovamente le campagne pugliesi, dopo le 2 trombe d’aria a Brindisi e Foggia di ieri.
Solo ad aprile sono stati 3 i tornado in Puglia, a Monopoli in provincia di Bari, Brindisi e Marina di Mancaversa in provincia di Lecce, 4 trombe d’aria su Bari e provincia, Sava, Manduria, San Pietro in Bevagna e a maggio sono stati 11 i violenti fenomeni di grandine grossa a Ginosa, Castellaneta Marina, Palagiano, Mottola, Castellaneta, Fragagnano, San Marzano di San Giuseppe, Guagnano, Salice Salentino, Poggiardo, Sternatia. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia su dati ESWD, l’anagrafe europea degli eventi meteo estremi, sul clima pazzo che ha caratterizzato la maledetta primavera 2019, iniziata a marzo con temperature massime in Puglia superiori di 5 gradi rispetto al mese precedente, secondo i dati UCEA, che hanno fatto fiorire mandorli, albicocchi e peschi, con la maturazione contemporanea degli ortaggi e le primizie di fave e piselli, e proseguita fino a giugno con l’alternarsi di bombe d’acqua, raffiche di vento fino a 120 chilometri orari, grandinate killer e piogge quotidiane che hanno spazzato le campagne di Puglia, danneggiando tendoni, teli, strutture e produzioni agricole.
Le grandinate killer si sono avvicendate tra aprile, maggio e i primi giorni di giugno, violente anche se con chicchi di dimensioni medie, a Crispiano, Grottaglie, Martina Franca, Castellaneta, Castellaneta Marina, Ginosa, Ginosa Marina, Palagiano, Palagianello, Mottola, Torricella, Maruggio, in provincia di Lecce di Campi Salentina, Nardò, Salice Salentino e Guagnano, in provincia di Bari ad Alberobello, Gioia del Colle, Bitetto, Bitritto, Conversano, Turi, Monopoli, Grumo Appula, Monteroni, Galatina, Sternatia, Poggiardo, Surano, Ruffano, Parabita e Matino. A luglio – prosegue Coldiretti Puglia – il caldo torrido ha determinato lo shock termico per le colture in pieno campo, nelle serre e nei frutteti.
Dall’inizio dell’estate 2019 si conta una media di sei grandinate al giorno, esattamente in doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con effetti devastanti sulle coltivazioni agricole colpite. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati ESWD in occasione dell’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Penisola. Manifestazioni temporalesche violente accompagnate da chicchi di ghiaccio anche di grandi dimensioni – sottolinea la Coldiretti – sono caduti a macchia di leopardo lungo la Penisola provocando gravissimi danni alle coltivazioni in campo, dal pomodoro alle pesche, dai meloni alle mele, dal grano al mais ma anche alle serre. Dal Veneto all’Emilia Romagna, dalla Toscana fino alle Marche è già partita la conta dei danni che potrebbero ammontare a milioni di euro secondo la Coldiretti con la perturbazione in rapida estensione. La grandine – precisa la Coldiretti – è l’evento atmosferico più temuto dagli agricoltori in questo momento perché i chicchi si abbattono su verdure, frutta e cereali prossimi alla raccolta provocando danni irreparabili alle coltivazioni mandando in fumo un intero anno di lavoro. Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione che – sottolinea la Coldiretti – si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi.