Con l’inizio della campagna olivicola si è
registrata una recrudescenza esponenziale dei furti ai danni di contadini intenti alla raccolta
delle olive.
I beni sottratti sono perlopiù le autovetture, i mezzi agricoli e
le attrezzature agricole necessarie alla raccolte delle olive denominate
“scuotitori” (sono dei macchinari cilindrici alimentati a benzina del valore di
oltre mille euro), beni che quasi sempre sono restituiti ai proprietari dietro
pagamento di somme estorsive.
Proprio per prevenire la commissione di detti
delitti verso una categoria di lavoratori indubbiamente “deboli” come i
contadini, si è tenuta nella settimana scorsa una riunione con le altre forze
di polizia e consorzi di guardie campestri per meglio vigilare la vasta
estensione agricola di Bitonto attraverso il coordinamento e la suddivisione in
aree. Così, nei giorni scorsi, agenti del Commissariato in abiti civili e con autovetture con colori di serie hanno
vigilato vari punti ritenuti critici, ed in particolare la zona si via Cela,
strada che porta alla frazione di Palombaio.
Ieri mattina personale del Commissariato ha
incrociato proprio lì una Fiat Panda, alla cui guida vi era il pregiudicato50enne bitontino ANTUOFERMO Leonardo mentre come passeggero vi era suo figlio19enne Giuseppe.
Poiché i due sono noti per essere dediti alla tipologia di
delitto sopra descritta, si è svolta un’azione di pedinamento degli stessi
lungo la strada interpoderale che da Bitonto porta a Palombaio.
Le difficoltà
operative derivanti dalla concreta possibilità di essere scoperti atteso la
totale assenza di transito di altri veicoli nelle strade sterrate di cui si
parla, comportava la perdita di vista del veicolo in esame il quale si
introduceva in un fondo agricolo situato nella c.da “Pozzo La Corte”.
A questo punto gli operanti, dopo aver celato l’autovettura di servizio, si
appostavano all’interno di un fondo agricolo adiacente a quello in cui si era
introdotta la Fiat Pandaal fine di “riagganciare” l’autovettura non appena fosse uscita.
Difatti, dopo
qualche minuto, dalla contrada Pozzo La Corte usciva a forte velocità la Fiat Panda in questione
condotta ancora dall’ANTUOFERMO Leonardo mentre suo figlio Giuseppe era seduto
a fianco imbracciando uno scuotitore, strumento che certamente non aveva con sé
quando era stato visto qualche minuto prima.
La forte velocità del mezzo e la
posizione di svantaggio in cui si trovavano gli operanti, non permetteva di
inseguire il veicolo. Si accertava che lo scuotitore era stato appena sottratto
ad un contadino del luogo, pertanto si cercava di rintracciare immediatamente la Panda, non avendo alcun
dubbio che i due ANTUOFERMO fossero gli autori del furto. Dopo alcuni minuti si
riusciva a trovare il veicolo con a bordo i due mentre percorrevano un altro
tratturo di campagna alla verosimile ricerca di altre vittime. Stante la
fragranza del furto, si procedeva a trarre in arresto i due autori.
Peraltro, sempre nella giornata di ieri, un’azione
coordinata di prevenzione effettuata mediante mirati controlli nell’agro di Bitonto al fine di contrastare il
fenomeno dei furti di olive e attrezzature agricole, ha portato nel pomeriggio,
in contrada Filieri, in un appezzamento di terreno coltivato ad uliveto a
sventare un furto di olive, il cui autore è riuscito a dileguarsi, abbandonando
sul posto un telo e 70 kg.
circa di olive, sebbene riconosciuto dagli operanti: lo stesso è stato
denunciato in stato di irreperibilità. Successivamente, in contrada Marescia,
in un appezzamento di terreno coltivato ad uliveto, è stato sventato un altro
furto ad opera di due persone, le quali si sono date alla fuga, abbandonando
sul posto circa un quintale di olive, ed
alcune attrezzature idonee per la raccolta, tra cui, un telo, due lunghi
bastoni e un contenitore in plastica. La refurtiva recuperata, successivamente
è stata restituita ai legittimi proprietari.