Da Licata (in Sicilia) a Parigi, passando per Bitonto.
Per il quarto anno consecutivo, la carovana “Libero
Cinema in Libera Terra” ha fatto tappa nella nostra città e ieri è stata ospitata nell’atrio di Palazzo Gentile.
Promosso dalla Fondazione
Cinemovel (di cui il regista Ettore
Scola è presidente onorario) e dall’associazione “Libera”, il tour, alla
sua decima edizione, ha l’obiettivo di diffondere la cultura della legalità,
utilizzando “l’arma” della settima arte.
Il film scelto per quest’occasione è stato “La
mafia uccide solo d’estate”, che ha segnato l’esordio da regista di Pif (Pierfrancesco Diliberto). La
commedia drammatica riesce ad essere lieve e piacevole, grazie al racconto dei
venti anni più sanguinosi di Palermo visti dal piccolo Arturo.
Prima della proiezione, a ripercorrere la storia della
mafia ci hanno pensato Vito Baroncinie la sua lavagna “magica”. Grazie a fumetti, inchiostri e spezzoni di film come
“I Cento Passi”, “Gomorra” o “Il Padrino”, “La mafia liquida” ha riassunto lo
sviluppo della criminalità organizzata che, nata in Sicilia, ha coinvolto l’intera
penisola, calpestando la dignità del Paese in nome del lucro.
«Dobbiamo
restituire a questo Paese la dignità. Vanno ricostruite le strutture morali.
Siamo convinti che attraverso la cultura si possa maturare e decidere da che
parte stare» ha commentato Elisabetta Antognoni, lodando i progressi della nostra città.
«In
questi anni, Bitonto è cambiata. – ha sottolineato la presidente
della Fondazione Cinemovel – Quattro anni
fa, il centro storico non era vivo e si respirava un’atmosfera difficile. L’abbiamo
visto trasformarsi, grazie all’impegno dell’amministrazione e delle persone».
«Ci auguriamo
di ospitare “Libero Cinema in Libera Terra” anche per l’edizione numero 12, 13,
14…»ha affermato l’assessore alla Legalità, Rino
Mangini, ringraziando l’organizzazione e la locale delegazione di “Libera”
presente con un banchetto informativo.
«Al
di là dello spettacolo o del film, il Festival serve a farci riflettere. L’auspicio
è che ognuno di noi alla fine dell’evento si sia posto almeno una domanda».
In conclusione, una promessa: «In Bitonto, la carovana troverà sempre una città amica».