Un cittadino quarantenne di Bitonto è stato arrestato dalla Polizia Postale, a seguito di un’inchiesta, coordinata dalla Procura di Milano, volta a perseguire un agghiacciante episodio di pedofilia.
Pesante l’accusa al bitontino, reo, secondo le forze dell’ordine, di aver adescato via web un adolescente di 16 anni di Lecco, spacciandosi per una ragazza, e, dopo averlo plagiato e ricattato, averlo costretto ad abusare del suo fratellino di 10 anni. La minaccia della divulgazione sulla rete di video e foto a luci rosse, ottenuti con l’inganno, avrebbe indotto il sedicenne alla violenza verso il fratello minore. Il tutto davanti agli occhi del quarantenne, collegato con una webcam.
Sarebbe stato lo stesso ragazzo a denunciare l’orribile vicenda alla polizia, su consiglio di una sua amica alla quale aveva confidato, in preda al panico, tutti i dettagli. Dalla denuncia è partita, nello scorso mese di gennaio l’inchiesta che ha portato al fermo del concittadino.
All’arrestato gli inquirenti contestano la detenzione e la diffusione del materiale pedopornografico, contenente immagini di atti sessuali con protagonisti dei minorenni. Il sedicenne, invece, è stato denunciato alla Procura dei minori e affidato, insieme, a suo fratello alle cure degli psicologi.