Da domani 13 lavoratori, ex dipendenti del Maria Cristina di Savoia, l’Azienda di Servizi alla Persona di Bitonto, ricominceranno a lavorare presso il distretto sociosanitario Bari 3 e in altre sedi.
Ieri mattina, infatti, alla presenza del governatore della Puglia, Michele Emiliano, gli operatori hanno finalmente firmato il loro nuovo contratto a tempo indeterminato. «Oggi è un momento importante perché abbiamo concluso felicemente un’annosa vicenda», ha spiegato il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce.
«Abbiamo concluso un’ottima operazione della quale sono particolarmente soddisfatto – ha commentato il presidente Emiliano – Siamo riusciti a costruire un accordo per utilizzare tutto il personale dell’Istituto Maria Cristina di Savoia di Bitonto che oggi può essere finalmente redistribuito, ricollocato non solo all’interno della stessa ASL Bari ma anche nei Comuni vicini a Bitonto. Ci siamo riusciti grazie al lavoro del dottor Sanguedolce, ma prima ancora grazie anche all’impegno del dottor Montanaro».
Soddisfatto anche il sindaco Michele Abbaticchio che ha ringraziato «il presidente e la sua amministrazione per il piglio con il quale hanno chiuso un’operazione oggettivamente molto difficile, ma anche il commissario Preverin che ha attuato i suggerimenti giunti dalla politica». Per il nostro primocittadino si tratta di «una vittoria di tutti che spero non venga sporcata da ulteriori polemiche. Ora pensiamo a continuare il lavoro di rilancio dell’Asp».
Sulla risoluzione dell’affaire Maria Cristina si è espresso anche il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
«Sono felice di questa firma tanto attesa, che pone fine ad anni di patimenti – si legge in una nota del forzista bitontino –. Esprimo soddisfazione per questo risultato, frutto di una lunga battaglia che ho condiviso con questi lavoratori, umiliati da anni di mancate risposte e abbandonati in una situazione di grave precarietà, senza stipendio e senza sostegno. Viene sancito oggi l’accordo sottoscritto a fine novembre in Regione, scrivendo la parola fine su un vero e proprio calvario, fatto di promesse non mantenute e silenzi. Auguro a questi lavoratori il futuro dignitoso e sereno a cui hanno diritto, e sono pronto a sostenerli nella sacrosanta battaglia per ottenere il pagamento di tutte le mensilità arretrate».