Ben tornato Antonio.
A volte accade che si esce dalla
porta e si rientra dalla finestra. Ma non sempre, in politica, un tale atto è salutato con entusiasmo, con
calore, con benevolenza. Questa volta però è diverso. Sì, perché il già consigliere
provinciale Antonio Sblendorio non
ha nulla da farsi perdonare o rimproverare per il lavoro svolto in quei lunghi
anni del suo mandato.
I benefici effetti di quell’impegno per la sua
Bitonto, che era sempre in cima ai suoi pensieri ogni qualvolta si accingeva a
varcare la soglia del palazzo della provincia, sono sotto gli occhi di tutti,
tranne di chi ha scelto, per mera opportunità, di rimanere cieco.
Fare l’elenco dei tanti “grazie” che gli
dobbiamo come cittadini, non ritengo sia opportuno. Qualcuno potrebbe travisare
il vero intendimento di questo scritto, teso a rendere omaggio a un politico che ha saputo e soprattutto voluto restituiredignità a quella parte di giovani
studenti, da sempre bistrattati ed emarginati anche dalle istituzioni,
condannati ad assolvere il loro diritto-dovere di essere educati ed istruiti in
ambienti fatiscenti in cui mancava di tutto, banchi, sedie e cattedre comprese
e nulla era a norma, a parte i sessanta scalini da salire e trenta disabili da
gestire.
E’ l’istituto professionale per i servizi commerciali e socio-sanitari
“Tommaso Traetta” la cui esistenza è ancora sconosciuta ai più, grazie anche al
menefreghismo di tutte le trascorse amministrazioni, non esclusa la presente,
che nonostante le reiterate richieste di adeguata segnaletica stradale per indicare
la presenza sul territorio di detta scuola, non ha posto in esecuzione una
richiesta tanto legittima quanto di facile realizzazione.
Un semplice
consigliere invece, per la sua caparbietà, il suo senso del dovere, per onorare
quel mandato che parte della cittadinanza gli aveva conferito con il consenso
elettorale e soprattutto, in virtù del suo lavoro di docente, per la sensibilità verso quella umanità adolescenziale
considerata di categoria inferiore, ha fatto sì che il nostro paese si
arricchisse di un nuovo edificio scolastico che, tra l’altro, è anche
splendido.
Ed ecco che, non certo per incanto, Bitonto viene inserita
nell’elenco della undici città in cui costruire una scuola. E come disse un
giorno il dott. Petruzzellis, già segretario generale della provincia, in una
delle visite presso la sede per informarci sugli sviluppi, alla presenza dello
stesso consigliere: “la vostra scuola è stata inserita nell’elenco di quelle da
costruire grazie a questo rompiballe che ogni mattina viene a bussare alla mia
porta per caldeggiare la sua richiesta e per chiedere notizie sull’iter posto
in essere”.
Ovviamente gli estremi perché un istituto professionale fosse
costruito a Bitonto c’erano tutti, a partire dalla mancanza di una sede degna
di questo nome. Ma come sempre accade, la necessità di qualcosa non sempre
basta per la sua concretizzazione, è necessario che qualcuno se ne prenda cura
a tal punto da spenderci tutto il tempo necessario e non solo. Ed è ciò che ha
fatto il consigliere Antonio Sblendorio.
Quella scuola ora è già pronta
per accogliere, e questa volta in modo dignitoso, quei ragazzi e i tanti
docenti, sottoscritto compreso, che per tanto tempo si son dovuti arrangiare.
Quel sogno per cui ci siamo tanto
battuti si è finalmente concretizzato e lo si deve alla voglia di lottare di
tanti docenti, degli alunni e rispettive famiglie per certi versi, ma tutto
sarebbe stato vano se “il rosso cuore” di Antonio non avesse pulsato con i
ritmi giusti.
Grazie Antonio per questo
prezioso cadeau alla città anche se si è dimenticata di te nel momento della
posa della prima pietra. Ma si sa, il politico di turno tende sempre di
oscurare la figura di chi è stato. Le medaglie tende sempre ad appuntarsele sul
proprio petto, anche se non gli compete.
Ora che sei ridisceso in campo,
sono certo che tornerai a lottare, anche se dai banchi dell’opposizione, per
dare sempre più lustro al tuo paese.
E se Qualcuno avrà il buon senso di supportare il tuo lavoro e il tuo
impegno, almeno per portare finalmente a compimento quei lavori già approvati e
finanziati ma rimasti ancora evanescenti, sono certo che il nostro paese ne
avrà tutto da guadagnare, nonostante il tempo risicato che rimane per la fine
del mandato.
Buon lavoro Antonio, la
cittadinanza ti guarda.