Il Comitato Direttivo Anci Puglia, presieduto dal sen. Luigi Perrone, riunitosi
oggi a Bari, esprime forte dissenso sui contenuti della Legge di Stabilità in
fase di approvazione in Parlamento.
La
Legge è inaccettabile perché danneggia comuni e cittadini, necessita pertanto
di un intervento correttivo immeditato prima che sia licenziata dal
Senato.
Sulla Imposta
Unica Municipale (IUC) è inammissibile la drastica riduzione delle risorse
dei Comuni, per le gravi ed inevitabili ripercussioni sulla erogazione di
servizi primari ai cittadini e sulle condizioni di vita di milioni di persone e
famiglie.
Nessuna
concreta risoluzione della questione Patto di stabilità che ancora
non esclude il cofinanziamento dei fondi europei e questo, in regioni obiettivo
“convergenza” come la Puglia, comporta gravi problemi nella attuazione dei
programmi, nella rendicontazione e priva il territorio di infrastrutture
basilari.
La spending
review si concretizza ancora in soli tagli ai trasferimenti comunali,
senza strumenti normativi e attuativi validi che consentano ai comuni il
definitivo passaggio ai costi standard in una logica di responsabilità e
autonomia finanziaria.
Il blocco
delle assunzioni mette in grave difficoltà le amministrazioni comunali
costrette ad affrontare maggiori competenze con sempre meno risorse umane. Le
criticità in materia di personale emergono in modo evidente e preoccupante nei
settori welfare, scuola e sicurezza.
La
burocrazia resta ancora il vero freno della crescita economica. I Comuni
chiedono al Governo certezza e stabilità normativa pluriennale e in ottica di
sviluppo, un forte impulso mirato alla semplificazione amministrativa, che
consenta uno sfoltimento totale delle procedure per imprese e cittadini.
Inoltre,
è inaccettabile dal punto di vista etico e della civiltà, oltre che
inconstituzionale, il provvedimento che riduce i trasferimenti a Comuni e
Regioni che emanano norme contro il gioco d’azzardo, un danno per
l’economia e per le nostre comunità, proprio quando il gioco d’azzardo viene
considerato una patologia da inserire nei livelli essenziali di assistenza.
Anci
Puglia si associa alla posizione di Anci Nazionale tesa ad una interruzione del
dialogo istituzionale con il Governo in attesa di soluzioni e all’ immediato
coinvolgimento del Presidente della Repubblica.
La
mancanza di risposte sulle questioni aperte porterebbe ad una esplicita
conflittualità tra Comuni e Stato e solleciterebbe i Comuni a far valere in
ogni sede anche di giustizia, le proprie legittime ragioni, a
partire dai crediti insoluti che i Comuni vantano nei confronti dello
Stato, tra cui le risorse anticipate dagli enti locali e non rimborsare dallo
Stato per il funzionamento dell’amministrazione giudiziaria.