Promette di essere a lungo
discussa la determinazione dirigenziale n.206 del 1° agosto, apparsa qualche
giorno fa nell’albo pretorio del comune di Bitonto.
L’atto ha come oggetto il
servizio “Help Desk – Garanzia Giovani”, l’iniziativa a favore
dell’occupazione giovanile e in particolare dei ragazzi tra 15 e 25 anni per
offrire loro opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro.
L’idea è sbarcata anche a
Bitonto dove ha convinto l’offerta della società
Consortile Conca Barese a.r.l., presentata il 18 luglio. Un totale di euro 19.581,00 IVA inclusa sarà necessario
per il progetto, al consorzio di “comprovata
esperienza” che si avvale “della
collaborazione di professionisti altamente qualificati, in attività di gestione
di servizi informativi, organizzativi ed educativi, atti all’acquisizione ed
erogazione di informazioni rivolte al pubblico, nonché al monitoraggio e
analisi del customer service, anche attraverso il sostegno di programmi
comunitari”, come si legge nella determinazione.
Ma l’affidamento presenta
non poche criticità. A pensarlo è il consigliere comunale Franco Natilla.
Prima perplessità per il
piddino sarebbe la mancanza dell’accenno all’atto di indirizzo della Giunta o del Sindaco. Un indirizzo
necessario per il dirigente firmatario (il dott.
Andrea Foti, ndr) che lo stesso
avrebbe dovuto riportare.
Non convince neanche la
scelta di esternalizzare il servizio,
in quanto la stessa sarebbe stata resa necessaria solo se all’interno non ci
fossero state figure capaci di assolvere a tale funzione. La formazione e
l’inserimento nel mondo del lavoro, tra l’altro, sono prerogativa dei Centri per l’impiego. «Bitonto ha 15 unità professionali, di cui 9
formatori. – afferma Natilla – Perché
bypassarlo, quando potrebbe offrire lo stesso servizio a costo 0?»
«In
assenza di un avviso pubblico, – continua – la Conca Barese come ha potuto sapere che il
dirigente avrebbe esternalizzato il servizio e presentare il progetto già il 18
luglio?».
Se tutto questo non
bastasse, l’irregolarità dell’atto sarebbe evidente notando il capitolo di
spesa da cui saranno detratti i fondi. Si tratta del capitolo 2195 del
redigente Bilancio 2014 che, dopo una verifica, il piddino ha constatato essere
destinato a contributi per anziani, portatori di handicap e immigrati, quindi
del tutto estraneo all’orientamento dell’Help Desk.
Tutte queste motivazioni,
oltre alla convinzione che il servizio porterebbe solo spese effimere, hanno
convinto Franco Natilla a presentare la richiesta
di revoca immediata dell’atto per lui “palesemente illegittimo”.
«La
revoca si sarà sicuramente» è il pensiero di Natilla,
che conclude con un’ultima perplessità: «se
così non fosse, la Conca, non avendo una struttura idonea, a chi affiderà il
servizio?».