Sergio Silvestris è tornato a Bitonto per
dire 1303 volte “grazie”. Un saluto e un abbraccio a tutti coloro che gli hanno
dato fiducia alle ultime consultazioni europee, dove è risultato il secondo più
suffragato in città, dietro soltanto al suo compagno di partito Raffaele Fitto.
Ma anche per ricordare come il partito di
Silvio Berlusconi è già impegnato con la testa alla prossima importante
scadenza elettorale: le elezioni regionali del prossimo marzo.
Europee? Risultato straordinario. L’ex consigliere
regionale non è riuscito a confermarsi europarlamentare, ma non è deluso. «Nonostante
il partito abbia perso consensi rispetto al passato, sono riuscito comunque a
racimolare 52 mila preferenze ed è un risultato davvero notevole. La politica
si può fare in tanti modi, sia all’interno delle istituzioni, sia soprattutto
nelle sedi di partito e tra la gente. E poi, quando si gestisce la cosa
pubblica, essere eletti è un onore, non esserlo può capitare».
Vincere per dare un’altra idea di Puglia. Ma le consultazioni
europee sono già alle spalle, perché adesso c’è da prepararsi e da essere
concentrati per il rinnovo del Consiglio regionale, e il centrodestra, dopo due
sconfitte consecutive, vuole tornare a vincere.
«Non dobbiamo vincere le elezioni
regionali soltanto per battere la sinistra, ma per
dar vita una nuova idea di Puglia che vinca le liste d’attesa, gli ospedali che
chiudono, i giovani che perdono lavoro, gli agricoltori e i servizi sociali in
ginocchio. Il prossimo anno si deve scegliere tra una Puglia che è andata indietro e un’altra che vuole ripartire».
Già, ma se il centrosinistra ègià in rampa di lancio con la data delle primarie giàprestabilita e i primi candidati, in casa centrodestra si discute ancora
se le primarie s’hanno da fare o meno.
«Sarebbe importante che anche noi scegliessimo il nostro candidato
attraverso le primarie – ammette Silvestris – e se così sarà non devono essere una gara a chi è più organizzato, ma devono
servire ad allargare la partecipazione della gente e a scegliere un programma
che abbia alcuni punti chiari e precisi». Ma, ancor prima delle
primarie, è fondamentale che i destrorsi vadano uniti e non spaccati, «perché ogni volta che andiamo divisi e perdiamo pezzi la sinistra vince
senza problemi», ricorda il già europarlamentare
tra i mugugni dei sostenitori azzurri che lo hanno accolto nella sede cittadina
di Forza Italia.
E, parlando di Puglia, non si puònon parlare del suo governatore, Nichi Vendola, «che invece di pensare ai tanti problemi della nostra terra è tutti i giorni a Roma per imporre la sua linea a Renzi. In questi
10 anni, Vendola ha spacciato il fumo per oro e ha fatto credere a tutti che la
Puglia sia una regione davvero idilliaca, ma in realtà è quella che soffre più di tutti la crisi economica, che ha perso tantissimi turisti, che
ha la percentuale più elevata di giovani che
emigrano, e dove gli ospedali chiudono nonostante le Asl abbiano i soldi ma li
sprechino in spese pazze». Il j’accuse di Silvestris non
risparmia neanche l’ex sindaco di Bari Michele Emiliano, dipinto come uomo che
fa politica soltanto per accumulare poltrone su poltrone.
«Abbaticchio? Sfugge dalle sue
responsabilità». Le critiche di Domenico Damascelli, invece, sono tutte puntate
sull’amministrazione comunale. E lancia tre bordate. La prima èsulla vicenda dell’antenna Tim in fase di installazione in via Pannone.
«Gli attuali amministratori scappano dalle loro responsabilità – sottolinea l’ex vicesindaco – perché è vero che il Consiglio comunale del 2005 ha detto sì alla Telecom Italia, ma è altrettanto vero che sono
stati loro a gennaio a dare il via libera ai lavori. É troppo comodo e facile addossare le colpe ad altri senza
prendersi le proprie».
La seconda è altrettanto pesante, e
riguarda la Città metropolitana. «Per un anno siamo stati in
prima linea nel combattere questo nuovo ente, e lo abbiamo fatto con assemblee
pubbliche e Consigli comunali. Ma adesso non se ne parla più e c’è qualcuno che sta barattando
la città per avere un posto nel Consiglio metropolitano, e lo fa
accordandosi anche con la sinistra che dovrebbe fare opposizione in aula
consiliare».
«L’amministrazione comunale,
in oltre due anni di mandato, non ha assolutamente realizzato alcun progetto di
medio e lungo termine – è la terza bordata – ma si è limitata soltanto a
interventi ordinari e a qualche festicciola».