Nota dei consiglieri comunali Domenico Damascelli, Francesco Toscano, Carmela Rossiello, Ivan Lorusso (Fratelli d’Italia) e Onofrio Altamura (Patto Comune) con i coordinamenti delle forze politiche e civiche Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Patto Comune, Onda Civica, Uniti per Bitonto.
È con grande disappunto che rileviamo ingiustizie nella gestione delle autorizzazioni per l’organizzazione di eventi nella nostra città. È inaccettabile che vi siano disparità di trattamento, in base alle quali alcuni ottengono permessi senza difficoltà, mentre altri devono lottare per avere la possibilità di organizzare eventi. Non è corretto che un’attività economica, se gestita da amici o parenti di alcuni esponenti politici, ottenga facilmente le autorizzazioni necessarie, mentre se la stessa attività, in un altro periodo, viene gestita da un cittadino comune, venga ostacolata e riesca ad ottenere un’autorizzazione dopo aver penato. Questa disparità non solo mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, ma solleva anche interrogativi sulla trasparenza e l’imparzialità dei processi decisionali. Inoltre, contestiamo la clausola discriminatoria presente nell’avviso pubblico, recentemente pubblicato, per l’organizzazione di spettacoli in città, che richiede ai partecipanti di aver già organizzato un evento negli anni precedenti. Questa restrizione è chiaramente discriminatoria nei confronti di chi desidera mettersi in gioco per la prima volta, negando loro l’opportunità di contribuire alla vita culturale e sociale della nostra comunità. Non rileviamo, ancora una volta, la pianificazione di un programma ricco e variegato per l’intera estate, ormai cominciata. Riteniamo sia opportuno offrire una programmazione estiva più ampia e accessibile, arricchendo l’offerta culturale per tutti i cittadini e assicurando una vasta ricaduta positiva sulla popolazione. Chiediamo, quindi, un impegno concreto da parte della Giunta comunale per garantire trasparenza e parità di trattamento nelle autorizzazioni degli eventi. È fondamentale che ogni cittadino abbia le stesse opportunità di contribuire alla vita pubblica, senza favoritismi o discriminazioni. Solo così potremo costruire una comunità più giusta e inclusiva, dove ogni voce abbia il diritto di essere ascoltata.