«Ridurre
i costi della politica».
Il
titolo dell’ultimo manifesto (Massimo Giletti ha avuto il merito di
resuscitare anche questa pratica politica bitontina, che si era persa
da mesi) del Partito democratico fa già capire il tema della
polemica.
Sempre
loro. Le commissioni consiliari.
A
Bitonto, infatti, succede che i consiglieri comunali invece di
difendersi con un comunicato congiunto davanti alle “accuse” (più
o meno pesanti, e più o meno virtuali) dei cittadini e di spiegare
come stanno realmente le cose, di raccontare perché alcuni
provvedimenti siano scomparsi (quello sulle unioni civili, sulla
ludopatia, sul teatro Traetta, sulle riprese delle assise cittadine,
sui contenziosi, ma c’è anche altro), di denunciare che spesso non
possono studiare le carte perché i provvedimenti non arrivano dagli
uffici, fanno altro.
Preferiscono
i diversivi. Leggono Pirandello: fanno il gioco delle parti.
Maggioranza contro opposizione, opposizione contro maggioranza,
stupide e incomprensibili baruffe, botta e risposta a più riprese su
chi ha proposto chi o cosa.
«Ridurre
i costi della politica», si
diceva. Il Partito democratico torna a dire alla città che Raiunoha portato a
galla «un
problema che abbiamo denunciato da due anni: la riduzione delle
commissioni consiliari».
E
poi c’è la cronistoria. «Dopo
l’insediamento del nuovo Consiglio comunale, chiedemmo al sindaco
Abbaticchio di ridurre il numero dei componenti delle Commissioni da
7 (4 di maggioranza + 3 di minoranza) a 5 (3 di maggioranza + 2 di
minoranza) per abbattere i costi legati ai gettoni di presenza. Il
sindaco e la sua maggioranza ci chiusero a “muso duro” la porta
in faccia. Per diversi mesi ci rifiutammo di nominare le nuove
Commissioni fino a quando, per senso di responsabilità, dopo 13
mesi, decidemmo di insediarle, pur preservando i nostri principi,
votando, coerentemente con la nostra proposta, 2 componenti di
minoranza per Commissione. La maggioranza, invece, infischiandosene
del nostro buon esempio, ne indicò 4!. Moltiplicate 4 consiglieri
per 6 Commissioni e vi renderete conto che, mentre i consiglieri di
minoranza fanno parte di una o due Commissioni, i consiglieri di
maggioranza fanno parte di due, tre e anche quattro Commissioni».
L’appello
finale è per i cittadini. «Abbiamo
anche depositato una proposta di delibera per ridurre il numero dei
consiglieri, ma niente. VIENE SEMPRE RINVIATA!!! Cittadini tutti,
insieme a noi, fate e facciamo sentire alta la voce dal “basso”,
affinché la nostra richiesta sia accolta».