“Come
ha operato e se ha operato la Commissione consiliare di controllo e
garanzia sui tributi di cui Franco Natilla era componente attivo”?
La
domanda arriva dal presidente del Circolo bitontino di “Rifondazione
comunista”, Dionigi Tafuto, che ha deciso di prendere carta e penna
e rispondere al consigliere del Partito democratico, più volte
critico nelle ultime settimane sulla scelta dell’amministrazione
Abbaticchio di internalizzare il servizio Tributi dopo averlo
sottratto alla Cerin.
All’indomani
dello scoppio dello scandalo dell’ex concessionario, infatti,
Natilla, bollando il fattaccio come “brutto,
bruttissimo affare”, ha
sottolineato l’improvvisazione e la sciatteria che avrebbero
contrassegnato l’assessorato ai Tributi
(http://www.dabitonto.com/politica/r/natilla-presidente-comm-controllo-e-garanzia-da-sempre-perplesso-sulla-riscossione-dei-tributi/8241.htm,
oltre che sul “daBITONTO” n°300 da pochi giorni in edicola).
“Ho
letto con attenzione –principia il segretario comunista – le
parole del consigliere Franco Natilla sulla questione Cerin,
pubblicate (anche)sul “DaBITONTO” del mese di febbraio da qualche giorno in
edicola.
Considerato che la questione Cerin ha avuto una eco sia a
livello locale che nazionale, toccando in prima persona tutta la
cittadinanza bitontina, quest’ultima e Rifondazione Comunista, in
attesa di conoscere gli esiti giudiziari, vogliono sapere come ha
operato e se ha operato la commissione di Controllo e Garanzia sui
tributi, di cui Natilla ne era componente attivo”. “Ancora una
volta – sottolinea
lo scritto –Natilla evidenzia come le operazioni di Cerin apparivano regolari
all’epoca dei fatti contestati dalla Procura di Bari. Ma come? Lui,
componente della commissione Controllo e Garanzia, non aveva promosso
in quegli anni alcuna iniziativa per approfondire adeguatamente il
controllo sui tributi versati dai bitontini? Si
è accontentato di quello che gli hanno fatto vedere?
E che ne
pensa, il consigliere comunale a tempo indeterminato, nonché
controllore e censore a tempo e fatti determinati, Natilla, delle
dichiarazioni del procuratore Giuseppe Volpe che ha evidentemente
indicato nella mancanza dei controlli della politica la causa
principale dell’ammanco accertato dalla magistratura?
Nonostante i
fatti siano ben chiari, con le sue parole Natilla attacca la scelta
dell’amministrazione Abbaticchio di internalizzare il servizio di
riscossione dei tributi.
Dobbiamo
ricordare che lo stesso Natilla proponeva di prolungare il servizio a
Cerin (proprio loro!) come testimoniano le numerose interviste
di quei giorni?
Dobbiamo ricordare che il grande difensore di
Cerin sulla scena politica era proprio il censore a tempo
determinato, Natilla?
A queste domande, come abitudine quando le
difficoltà sono evidenti, non ci saranno risposte. Ma
il silenzio imbarazzato e i vetri rotti dalle arrampicate forse
valgono più di qualsiasi inutile e ridondante giustificazione”.
Dal
circolo di via duca d’Aosta, poi, arriva una richiesta anche per il
sindaco Michele Abbaticchio: attivare una Commissione d’inchiesta per
far luce fino in fondo sull’intera questione Cerin.