Nella giornata di ieri abbiamo deciso di verificare lo stato delle cose 15 giorni dopo l’ordinanza sindacale che sopprime i capolinea in piazza Marconi. Questo è il racconto dei fatti del coordinatore del circolo Biagio Vaccaro.
“Sono le 13.00 con i 38 gradi di un mezzogiorno d’estate. Fa molto caldo in centro, come ovunque, e chi è a piedi cerca riparo camminando all’ombra dei palazzi. Piazza Marconi è sgombra dai pullman, sembra bella come sempre, anche se andrebbe risistemata. Davanti ad un Bar posto nei pressi della Piazza non ci sono più i bus che esponevano i cartelli “Bari”, “Adelfia”, “Palo del Colle”, nè ci sono i viaggiatori che aspettavano le corse sul marciapiede che rappresentava il capolinea per numerose tratte. Entro nel bar e inizio a chiacchierare con il proprietario. Nel frattempo molta gente entra per chiedere come mai il pullman che aspetta non sia ancora arrivato e il titolare del bar, con molta, moltissima pazienza indica, a ciascuno, la nuova posizione delle fermate interfacciandosi con gente che, in qualche caso, non risiede nella nostra città e che non ha dimestichezza con le vie dove sono posizionate le nuove fermate. In particolare mi colpisce un caso su tutti. Una signora anziana, mi dicono fosse un tempo una professoressa, entra nel bar con passo dolce e delicato e chiede il motivo per il quale il pullman per Santo Spirito non sia ancora transitato. Le diciamo che il percorso è variato e le indichiamo le nuove fermate e la signora, sconsolata, si incammina presso la Stazione Centrale della Ferrotramviaria, alla periferia della nostra città. Il barista allarga le braccia e dopo un saluto afoso esco anch’io dal bar.”
Lette queste righe, riteniamo doverose alcune riflessioni:
– Siamo sicuri che la variazione dei percorsi dei pullman abbia avuto la giusta pubblicità che il caso richiedeva? E non ci riferiamo solamente a quella fatta sui social network o sui giornali telematici. Non tutti i cittadini hanno accesso a queste risorse e magari non hanno avuto le giuste informazioni da chi ha emanato questa Ordinanza.
– Deve essere il titolare di un bar, mettendo a disposizione la propria pazienza e cortesia, a fare da “Cicerone” agli utenti dei mezzi togliendo, di fatto, tempo al proprio lavoro?
– Questa scelta sta incentivando l’uso dei mezzi pubblici? Gli addetti ai lavori ci hanno detto che da quando è partita questa sperimentazione, l’utenza è nettamente calata. Questo dato può lasciar pensare che l’Ordinanza abbia sortito l’effetto contrario a quello voluto: la difficoltà di accesso ai mezzi infatti, potrebbe invogliare i cittadini ad utilizzare l’automobile per i propri spostamenti. E cosa succederà a settembre con la ripresa degli spostamenti per scuole e università?
Alla luce di quanto detto occorre agire subito e migliorare il sevizio per i cittadini. Come? Ad esempio ripristinando i “vecchi” capolinea e trasformandoli in fermate, come zone di salita e discesa per gli utenti. Oppure riorganizzando il percorso della Circolare, pagata da noi cittadini, che ogni giorno transita semivuota per la città.
L’Amministrazione deve meditare su questa decisione e apportare modifiche importanti a questa sperimentazione, il prima possibile, per evitare gli evidenti disagi alla cittadinanza.