«Quali sono stati gli esiti e i risultati delle consulenze che l’Asv Spa, in liquidazione da anni, ha elargito all’esterno e forse continua ancora a elargire»? E, soprattutto, al di là delle reticenze di qualche soggetto, un consigliere comunale ha diritto di accesso agli atti di una società in house?
Francesco Natilla è tornato a puntare dito e attenzione sulla storica “municipalizzata” del Comune e, di rimando, a una questione estremamente a un discorso di democrazia e trasparenza. «Una volta appreso da atti pubblici presenti sul sito di Asv – ha spiegato nell’ultima assise comunale, ma anche in altre circostanze – che il commissario liquidatore ha conferito o magari continua ancora a fare incarichi e consulenze esterne, le quali a volte riguardano competenze specifiche dello stesso liquidatore (a cui sarebbero già stati dati 350mila euro per i suoi compiti, ndr) ho scritto allo stesso per sapere cosa avrebbero prodotto queste consulenze esterne. Lo stesso liquidatore ha posto il diniego, ma poi il sindaco Francesco Paolo Ricci e il segretario generale Salvatore Bonasia hanno chiesto espressamente risposta così come è stata chiesta e in virtù delle leggi vigente. Leggi richiamate anche da un recente parere di una commissione presente addirittura alla presidenza del Consiglio dei ministri, la quale sancisce al consigliere poteri ampi in virtù del ruolo svolto. «Un atteggiamento di questo tipo – ha sottolineato l’esponente de “I riformisti-Fronte del lavoro” – mina il rapporto fiduciario tra l’ente, che ha conferito l’incarico, e il liquidatore stesso e per questo deve essere rimosso».
E non è tutto, anche perché ci sarebbe anche la questione, da chiarire, della svendita di un ramo ad hoc della stessa Asv a un prezzo molto più basso –134mila euro – rispetto al valore datogli appena una settimana prima, e cioè 965mila euro e senza una gara. Siamo nel 2018 e poco prima di questa operazione, ci sarebbe stata una riunione – ed è stato lo stesso Natilla a raccontarlo – tra l’allora sindaco Michele Abbaticchio, colui che diventerà il liquidatore e la stessa società che ha acquisito il ramo d’azienda. E anche su questo si chiede di fare chiarezza e trasparenza.