Dopo il responso delle urne di domenica 11 giugno, c’è grande attesa per la composizione della squadra di governo che affiancherà il Sindaco Michele Abbaticchio nel prossimo quinquennio.
Le scelte del primo cittadino, però, non si prospettano facili: diversi, infatti, gli equilibri da rispettare e le aspettative di molti potrebbero restare deluse.
I risultati elettorali di qualche papabile assessore della vigilia hanno complicato non poco i piani del Sindaco, autentico trionfatore di questa tornata elettorale.
In attesa di comporre il puzzle, l’unica vera buona notizia per il Sindaco arriverebbe in queste ore dal Partito Democratico, che avrebbe accolto l’apertura del primo cittadino stesso espressa nelle ore immediatamente successive allo scrutinio delle schede.
I risultati delle urne, infatti, hanno stravolto l’establishment del partito, che dopo tre sconfitte consecutive ha virato deciso verso l’unificazione del centrosinistra, partendo proprio da chi in questo momento incarna il consenso e l’apprezzamento dei cittadini, Abbaticchio appunto.
Pare, addirittura, che nelle scorse ore ci siano stati proficui contatti tra il Sindaco e i vertici del Partito Democratico per stilare, di comune accordo anche con le segreterie provinciali e regionali, una road map che faciliti il percorso di collaborazione e successiva – tanto auspicata ma mai concretizzata – unificazione del centrosinistra.
Il Partito Democratico avrebbe garantito un’opposizione serena e costruttiva, ben distante dagli attacchi anche pesanti che hanno caratterizzato la scorsa consiliatura.
Se i propositi di queste ore dovessero trasformarsi in realtà, Abbaticchio nei prossimi mesi entrerebbe nel Partito Democratico e il partito, dopo anni di sconfitte e delusioni, tornerebbe a recitare un ruolo da protagonista della scena politica cittadina.
Insieme al Sindaco, poi, potrebbero rientrare nei ranghi tanti personaggi della politica cittadina che negli anni hanno intrapreso altri percorsi più improntati al civismo.
Il Partito Democratico di Bitonto non sarebbe più terra di conquista, quindi, ma tornerebbe ad essere punto di riferimento capace di esprimere rappresentanti a tutti i livelli.
I protagonisti, intanto, non confermano e né smentiscono, in attesa anche dell’assemblea degli iscritti del Partito Democratico, convocata per venerdì 23 giugno.