Continua a far discutere il decreto anticorruzione numero 39
del 2013, che rischia di stravolgere l’assetto del consiglio comunale, vista l’incompatibilità
emersa tra funzione pubblica ed incarico esterno da parte di alcuni
rappresentanti della maggioranza (ed anche la consigliere del PDL, Carmela
Rossiello).
Il Partito Democratico di Bitonto, in un comunicato, invita
i consiglieri in bilico a non partecipare alla seduta odierna del consiglio
comunale per non inficiare sulla validità degli atti e sottopone all’attenzione
della città alcune precisazioni in merito alle posizioni del consigliere di
Progetto Comune, Giovanni Ciccarone, e del sindaco Michele Abbaticchio.
“La cronaca
politica di queste settimane ci riserva delle sorprese. Con la normativa
approvata ad aprile dal Governo nazionale sull’incompatibilità degli incarichi pubblici e sul conflitto d’interessi
(D.Lgs 39/2013), anche a Bitonto risultano incompatibili una serie di amministratori locali, quasi tutti di maggioranza. Tra questi molti medici (Scauro, Gala, Ciccarone) divenuti
incompatibili in quanto possiedono un contratto da “dirigente”. Sulla incompatibilità
di questi attendiamo il parere della Civit(Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità
delle amministrazioni pubbliche). Sarebbe opportuno, comunque, che tutti coloro
che sono a rischio di incompatibilità si astenessero dalle sedute in cui la
loro presenza potrebbe inficiare l’efficacia degli atti approvati.
Vogliamo
tuttavia fare delle precisazioni. In un articolo comparso ieri su Bitontotv
venivano riportate le dimissioni del dott.
Ciccarone (anche consigliere comunale), dal Consiglio
d’Amministrazione dell’ex IPAB “Maria Cristina di Savoia”. Dall’articolo si
desume che l’incompatibilità di Ciccarone sia sopraggiunta con la nuova norma.
Non è affatto vero. Come evidenziato dal nostro capogruppo in consiglio
comunale Francesco Ricci, il
consigliere Ciccarone è incompatibile dalla sua elezione in Consiglio Comunale
di giugno 2012. Infatti la Legge
Regionale del 30 settembre 2004, n. 15, “Riforma delle Istituzioni
pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) e disciplina delle aziende
pubbliche dei servizi alle persone”, all’Art. 20 (Incompatibilità e
ineleggibilità degli amministratori) è previsto che
“La carica di
Presidente o di componente del Consiglio di amministrazione è incompatibile con
la carica di:
a) membro del
Parlamento e consigliere e/o assessore regionale, provinciale, comunale e
amministratore di Comunità montana competente per territorio”
Il
consigliere Ricci ha sempre sollecitato il Consiglio Comunale ad intervenire su
tale incompatibilità senza che però venisse preso alcun provvedimento. Oggi si
pone rimedio, ma con ritardo, a quanto sollevato.
Allo stesso tempo ci stupisce leggere nello stesso
articolo che anche il Sindaco ha
conservato finora, a 365 giorni dall’elezione, un incarico dirigenziale retribuito presso il Consorzio di Comuni di
Francavilla Fontana, Carovigno, Ceglie Messapica, Villa Castelli, San Michele,
finalizzato alla gestione del locale
Piano di Zona delle politiche sociali. Con la nuova norma questo incarico è
divenuto incompatibile. Crediamo che non fosse necessario attendere l’obbligo
legislativo per lasciare quell’incarico, constatando che ad oggi il Sindaco ha
trattenuto su di sé le deleghe alla cultura, all’urbanistica e ai lavori
pubblici. Il lavoro di primo cittadino, immaginiamo, richiede tempo ed energie,
atteso che Bitonto è in una condizione di insicurezza e precarietà evidenti”.