È disponibile, in tutte le librerie online, la nuova pubblicazione di Alessandro Robles. M’assento ma sento è una selezione di appunti, che l’autore pugliese definisce “postaforismi”, in gran parte annotati sulla bacheca dei social media, oggi vero e proprio taccuino digitale della vita di ogni giorno. L’opera si pone come raccolta ordinata di quanto finirebbe nel mare magnum degli archivi temporali di internet, pensata per unire il “detto” al non detto, il pensiero al suo riflesso, l’elaborato all’idea fulminea o fluttuante. Il testo si compone di due parti denominate Fibre e Semi, che distinguono gli scritti di natura aforistica da quelli più liberi da schemi metrici o dai giochi di significato che Robles usa impiegare per esprimere in parole i suggerimenti della prova continua alla quale ci sottopone l’esistenza nei suoi molteplici aspetti. Come spiega Marino Pagano nella prefazione all’opera, “Alessandro Robles, nelle pagine di questo suo bellissimo e poetico dire, svia i mutismi –perché con apparentemente poco comunica– e smarca, allo stesso tempo, ogni ansiogena tensione alla quantità industriale di parole che spesso prende proprio chi le parole dovrebbe saper usare con maggior perizia, cautela, amore. Ecco che la scelta aforistica assume un non sappiam che di esistenziale, persino antropologico. Chi conosce Alessandro da tempo, infatti, non può non sapere della sua quasi francescana cura delle parole stesse, filtrate con proposito di cristallina estrazione dai meandri delle proprie acute sensibilità”.