Gremito il cinema Coviello, lo scorso sabato, per la
proiezione di “La mia vita amore per
sempre”, un film di Roberta Bellinie Gianvito Leone.
E se la vita di Gianvito è
stata per un po’ difficile e triste, ora finalmente il suo cuore è pieno di
gioia.
I suoi sogni si sono realizzati.
Doppio protagonista della sua vita, ha
dimostrato a tutti di essere estremamente forte nella sua debolezza. Quello che
ha attirato tutti è stata l’umiltà e il coraggio di mettersi in gioco.
Roberta
Bellini ha preso a cuore la sua storia e ne ha fatto un film.
Diversi attori,
bitontini e non, hanno contribuito a realizzare i loro intenti. Certo, era evidente che
tutti o quasi erano alla prima esperienza cinematografica. Tuttavia, la cosa
che colpisce è che alla base c’è stata la buona volontà e il proposito di imparare
e di andare avanti per migliorare.
Che il loro percorso sia sempre ricco di
gioie come quelle di sabato sera, allora.
Uno degli attori del cast è stato Antonio Ricci, il Mefisto della “Very strong family”.
“La
mia vita amore per sempre” ha voluto trasmettere proprio il senso della vita di
Gianvito. La guida del suo percorso è l’amore.
Sin da piccolo si è trovato a dover combattere con una dura realtà,
aggrappandosi soltanto all’amore della madre e poi, anche a quello di Roberta
Bellini. Nel film non si è ritratto nulla di diverso, purtroppo, da quello che
molti bambini vivono tutt’oggi.
Le difficoltà
economiche distruggono molte famiglie, nonostante, se c’è, l’amore. Quello
che ha segnato il protagonista ancora di più è stato il suo problema al cuore.
Ha lottato con
l’inevitabile e ultimo nemico: la morte. Ha subito due interventi ed è riuscito
a riprendersi entrambe le volte. Roberta Bellini, inizialmente solo da migliore
amica, gli è stata sempre accanto e lo ha spronato a inseguire le sue passioni:
il canto e la recitazione.
Lo ha spinto ad andare
avanti nonostante le porte chiuse. Infatti, gode del successo di un film
diretto da lei. Quindi, c’è stato un inserto metacinematografico,
illustrandoci, così, com’è nato il film ed immaginando gli effetti del
successo.
Il film è stato registrato soprattutto nella città natale di
Gianvito, Bitonto. Particolare è stato
vedere su un grande schermo la nostra città.
La regista e scenografa Roberta
Bellini ha voluto intrecciare diversi generi, cercando di concentrarli nella
giusta misura per far vibrare le corde dell’emozione.
Peccato, per l’audio non
buono. Sarà stata colpa della luce andata via prima della proiezione, come ha dichiarato
il protagonista Gianvito Leone? Piccolo inconveniente che non ha leso, a quanto
pare, l’ottenuto successo del film.
A fine proiezione ci sono state le premiazioni per gli attori meritevoli.
Premio miglior attrice non protagonista Celeste Francavilla, miglior attore non protagonista Mario Milella,premio per l’interpretazione a Umberto Marchiselli, Mariella Rella, Pasquale Scaraggi, Nicola Abbrescia, Nicola Minenna, Armando Rafaschieri, Roberta Nichol Rafaschieri, Kevin Di Ceglie, Ines Froio, premi di ringraziamento per la partecipazione all’attore comico Antonello Ricci, premio di ringraziamento a Mimmo Bellifemine, Presidente dell’associazione “L’anatroccolo” di Bitonto, e per le musiche inedite a Pierfrancesco Agostini.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto all’operatore di backstage Enrico Bellelli di magicapuglia.tv.