Immagine

WEB PROJECT MANAGER
Alessandro Intini

giovedì, 15 Maggio, 2025
No Result
View All Result
Immagine

DIRETTORE DA BITONTO
Mario Sicolo

DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
No Result
View All Result
DaBitonto.com
No Result
View All Result

Home » A spasso con la Storia/Un magistrato integerrimo troppo scomodo a Palermo. Il 6 agosto 1980 la Mafia ammazzava Gaetano Costa

A spasso con la Storia/Un magistrato integerrimo troppo scomodo a Palermo. Il 6 agosto 1980 la Mafia ammazzava Gaetano Costa

Procuratore capo del capoluogo siciliano dal 1978, ha firmato da solo le ordinanze di cattura contro i boss Gambino-Inzerillo-Spatola

La Redazione by La Redazione
4 Agosto 2018
in Cultura e Spettacolo
A spasso con la Storia/Un magistrato integerrimo troppo scomodo a Palermo. Il 6 agosto 1980 la Mafia ammazzava Gaetano Costa
Condividi con FacebookCondividi con WhatsappCondividi via Email

Palermo. 6 Agosto 1980. Una giornata calda, afosa. Il calare della sera non portava alcun beneficio. Gaetano Costa, procuratore capo del capoluogo siciliano, camminava lungo via Cavour, una strada centralissima a pochi metri da casa. Camminava solo, senza scorta. Lui non la voleva, nonostante gliel’avessero assegnata.

Si avvicinò a una bancarella di libri, sfogliando addirittura qualche pagina. Poi, all’improvviso, tre colpi partiti da dietro lo hanno trafitto.

Un vero agguato mafioso, alle spalle. Un altro agguato mafioso. A compierlo, forse, due giovani a bordo di una moto o, addirittura, all’interno di una macchina Audi 112 trovata poi bruciata.

Costa è morto dissanguato. A terra. Solo. Nel pieno centro della città.

Non a caso, perché lui, in quella città così difficile, ancora troppo omertosa, piena zeppa di cadaveri eccellenti morti ammazzati (esattamente sei mesi prima era morto Piersanti Mattarella, presidente della Regione), e di magistrati collusi con il potere mafioso, era davvero solo.

E tale è stato anche per anni dopo la sua morte, nonostante l’impegno della moglie Rita e della famiglia.

 

 

 

Gaetano Costa, nato a Caltanissetta nel 1916, aveva in effetti un problema. Era un magistrato integerrimo. “Di lui si poteva comprare soltanto la morte”, ha detto anni dopo un collega. Non ha mai arretrato di un centimetro la schiena contro la manovalanza del crimine palermitano, arrivando persino a firmare da solo – sì, in solitaria – l’ordinanza di cattura per i vertici della Palermo altolocata dell’epoca: Spatola-Inzerillo-Gambino. Il massimo connubio tra mafia americana e quella dell’isola più grande del Mediterraneo, in quegli anni davvero forte visto il traffico internazionale di stupefacenti che stava interessando la Sicilia da fine anni ’70.

Prima di essere procuratore, è stato partigiano. Iscritto da giovane al Partito comunista – questo era un altro suo problema, additato poi come “magistrato rosso”, quando è ritornato nelle aule di giustizia, prima a Caltanissetta poi a Palermo, ha consegnato la tessera di partito.

Tornato a fare il suo lavoro, ha capito subito che la Mafia aveva cambiato pelle. Alla Commissione parlamentare degli anni ’60 ha raccontato di come Cosa Nostra ormai si fosse radicata nei settori pubblici, controllasse gli appalti e li gestisse a proprio piacimento. La mafia era imprenditrice, quella dei “colletti bianchi”, non di lupare o altre amenità. Ovviamente, per contrastarla occorreva seguire le tracce – ben poche – del denaro sporco, fiume sommerso nelle banche compiacenti.

Nel 1978 è diventato procuratore capo del capoluogo siciliano. Appena ha messo piede – sei mesi più tardi rispetto alla reale nomina – ha capito quale fosse la situazione. Spiegandolo così: “Vengo in un ambiente dove non conosco nessuno, sono distratto e poco fisionomista. Sono circostanze che provocheranno equivoci. In questa situazione è inevitabile che il mio inserimento provocherà anche dei fenomeni di rigetto.Se la discussione però si sviluppa senza riserve mentali, per quanto vivace, polemica e stimolante, non ci priverà di una sostanziale serenità. Ma ove la discussione fosse inquinata da rapporti d’inimicizia, d’interlocutori ostili e pieni di riserve, si giungerà fatalmente alla lite”.

Questo, però, non lo ha fermato. Il suo lavoro è andato avanti, fidandosi di pochi intimi. Del capo dell’Ufficio Istruzione, Rocco Chinnici, e l’altro grande amico, il giudice Cesare Terranova. Aveva preso in mano l’indagine avviata prima da Boris Giuliano, ammazzato nel 1979, e proseguita da Emanuele Basile, capitano dei carabinieri di Monreale, ucciso anche lui, il 4 maggio 1980.

Il tema dell’indagine era il traffico di droga gestito dalle famiglie importanti, Spatola-Inzerrillo-Gambino, per l’appunto. Il connubio tra Cosa Nostra siciliana e quella americana.

Una inchiesta con 40 persone da arrestare. Il 9 maggio 1980, neanche tre mesi prima di morire, all’interno del Palazzo di Giustizia di Palermo, Costa ha presentato le carte da firmare ai suoi sostituti, che però si sono rifiutati di firmare. Lui non ha avuto questi problemi.

Poche settimane prima di quel tragico 6 agosto, si è permesso il lusso di ordinare alla Guardia di finanza alcune indagini ad ampio raggio sugli intrecci economici tra mafiosi e complici collusi, in tutta Italia. Sperava di trovare una soluzione agli assassinii di Piersanti Mattarella, e del giudice Cesare Terranova, ammazzato nel settembre 1979.

Dopo la sua morte, tutto si è arenato. Ma è anche inutile dirlo.

 

 

Come è anche inutile sottolineare – ma anche questo è esiziale, però, che a quasi 40 anni di distanza, esecutori e mandanti del suo omicidio sono ignoti.

 

Articolo Precedente

Il Racconto/Emozione e sgomento. Il Bitonto in visita nel centro storico di Camerino, martoriato dal terremoto dell’ottobre 2016

Prossimo Articolo

Bitonto da Riscoprire 2/Storia di Andrea Maria Labini, il teatino che fu Direttore Spirituale dell’Imperatrice Maria Teresa

Related Posts

SECOP Edizioni al Salone Internazionale del Libro di Torino 2025 dal 15 al 19 maggio
Comunicato Stampa

SECOP Edizioni al Salone Internazionale del Libro di Torino 2025 dal 15 al 19 maggio

15 Maggio 2025
agricoltura
Comunicato Stampa

Cinema in Rinascita. Con Lorenzo Scaraggi si parla di agricoltura e biodiversità

15 Maggio 2025
Saverio Cappiello cinema
Comunicato Stampa

Il regista Saverio Cappiello è ospite del quinto appuntamento con “Cinema in Rinascita”

14 Maggio 2025
Giovedì torna la processione di Santa Lucia Fillippini
Cultura e Spettacolo

Giovedì torna la processione di Santa Lucia Fillippini

14 Maggio 2025
Roma tra Arte, Storia e Meraviglia
Cultura e Spettacolo

Roma tra Arte, Storia e Meraviglia

13 Maggio 2025
Al Traetta arriva “Il fantasma dell’Opera”. Appuntamento domenica prossima alle 18
Comunicato Stampa

Al Traetta arriva “Il fantasma dell’Opera”. Appuntamento domenica prossima alle 18

11 Maggio 2025
Prossimo Articolo
Bitonto da Riscoprire 2/Storia di Andrea Maria Labini, il teatino che fu Direttore Spirituale dell’Imperatrice Maria Teresa

Bitonto da Riscoprire 2/Storia di Andrea Maria Labini, il teatino che fu Direttore Spirituale dell'Imperatrice Maria Teresa

Notizie dall'Area Metropolitana

giovani ciclisti
Comunicato Stampa

Grande successo per la 3ª Giornata Azzurra dedicata ai giovani ciclisti

by La Redazione
7 Maggio 2025

Un'altra domenica di entusiasmo e passione per la 3ª Giornata Azzurra, nuovo grande appuntamento per i giovani ciclisti. I talenti...

Leggi l'articoloDetails
riuso

Sanb presenta la Festa del Riuso. Domani la prima giornata nel centro raccolta di Ruvo

26 Aprile 2025
campioni regionali

2º XC Colle San Pietro, Vittorio Carrer (Team Eracle) e Ilenia Fulgido (Team Valnoce) campioni regionali

16 Aprile 2025
“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

9 Aprile 2025
mario cipollini

Mario Cipollini in Puglia, testimonial d’eccezione del nostro ciclismo

8 Aprile 2025

Rubriche

“Habemus Papam”
Il punto di svista

“Habemus Papam”

by La Redazione
14 Maggio 2025

“Nuntio vobis gaudium magnum, habemus papam”… Rieccheggiano ancora nell’aere le parole con cui  il Cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha annunciato...

“Bitontino dell’anno” 12/12. Michele Muschitiello, cantore della bitontinità

“Bitontino dell’anno” 12/12. Michele Muschitiello, cantore della bitontinità

13 Maggio 2025

Mensile Online

DaBitonto.com

Privacy Policy Cookie Policy

Follow Us

  • Il Progetto
  • Redazione
  • La tua pubblicità
  • Contatta la redazione

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3

No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3