Per
capire il fenomeno delle nuove “dipendenze” basta ammirare il
lavoro di Paola, ragazza sì giovanissima ma già in grado di capire
come sta andando il mondo. Rigorosamente a penna – in questo mondo
ipertecnologico che farebbe rabbrividire Rousseau c’è chi scrive
ancora a mano – ha tirato fuori una ricerca che certifica come la
“droga” del nuovo millennio si chiama (anche) cellulare.
Possibilmente con Whatsapp, Facebook messenger, Twitter e Instagram
incorporati.
Paola
è una delle vincitrici (per lei c’è stato un riconoscimento
speciale) del concorso “ Wikidrug”,
l’idea di portare la sensibilizzazione e la lotta contro le
dipendenze nelle scuole secondarie comunali.
Fautore
dell’iniziativa è “Drop
In”che, nato dopo mille peripezie circa un anno fa
(http://www.dabitonto.com/news/r/l-amministrazione-vara-drop-in-lo-sportello-contro-la-dipendenza-da-alcool-e-droghe-leggere/3587.htm)ha
come obiettivo prioritario
la sensibilizzazione e la prevenzione primaria sui rischi e i danni
correlati alle dipendenze patologiche.
Drop
In? Chi è costui? Progetto gestito
dalla cooperativa sociale C.A.P.S., finanziato dalla Regione Puglia
attraverso il Fondo nazionale di lotta alla droga, in rete con il
comune di Bitonto ed il Ser.T di Bitonto, che si
rivolge a tutta
la popolazione, con particolare attenzione al target adolescenziale
della fascia di età fra i 13 e i 18 anni delle scuole secondarie del
Comune e alle loro famiglie.
Nello
specifico, “Wikidrug” è stato condotto dalle psicologhe e
dalle operatrici della cooperativa C.A.P.S, nelle terze classi
delle scuole secondarie di primo grado e nel biennio di quelle di
secondo grado.
Nell’ambito
di tale percorso, le scuole partecipanti – c’è stata una adesione
quasi unanime, eccezion fatta per il liceo Scientifico e l’istituto
comprensivo “Modugno-Rutigliano” – gli studenti sono stati
coinvolti nella produzione di un elaborato sul tema delle dipendenze.
Di qualunque tipo, sia quelle “classiche” come fumo, droga
e alcool, sia le nuove arrivate, cellulare e Internet.
A
vincere il primo premio (un buono libri di 300 euro che arriva
direttamente da Palazzo Gentile) è stata la 3°B della
“Caiati-Rogadeo”, che ha realizzato un video su fumo e
alcool.
La
medaglia d’argento è andata alla
3°M dell’istituto“Carmine Sylos” che,
sulle note di“Magnifico”
di Fedez e Francesca Michielin, ha illustrato cosa sia la dipendenza
da cellulare e vinto 200 euro di buono libri.
Sull’ultimo
gradino del podio – 100 euro di buono – è salita la 3°A della don
Tonino Bello di Palombaio, premiata per il lavoro sui 3 killer
dell’adolescenza: fumo, droga e alcool.
Le
minacce, però, sono anche altre. «Negli
ultimi anni – sottolinea
l’assessore al Welfare Francesco Scauro – è
aumentata terribilmente la dipendenza dal gioco d’azzardo, ed è un
problema che ci sta distruggendo anche perché considerato un rimedio
efficace e facile per combattere la crisi economica. Anche le nuove
tecnologie, se usate male, possono diventare una piaga sociale».
Per
i giovani e i non più. Basti pensare che nel 2014 sono stati sempre
di più gli over 65 che hanno dilapidato la pensione nella speranza
di fare fortuna. Il mercato dell’azzardo vale 90 miliardi di euro.
Tra le cause il dilagare delle opportunità di gioco e la pubblicità
ingannevole.
«Il
concorso ha talmente interessato i ragazzi – spiegaCarmela Elia, psicologa del SerT di Bitonto – che
qualcuno di loro la userà anche come argomento per gli esami».
Ed
è questa, forse, la notizia più bella che si potesse sentire.