C’era una volta, a Bitonto, terra punteggiata d’ulivi, palazzi e chiese, tanto tempo fa, all’alba del nuovo millennio, un palazzetto dello sport – oggi, doloroso rudere, ma non è questa la storia che vi vogliamo narrare. Sul parquet colorato, due ragazzini passavano felici le ore incantati dal pallone che saettava da una parte all’altra della rete. Quello un po’ più grande, Francesco, era appassionato di tecnica e tattica; quello più piccolo, Dario, era figlio d’arte (sublime), papà Michele era stato persino azzurro, ma non faceva pesare, saltava e schiacciava senza fermarsi mai. La mano di Crono capovolge a talento la clessidra, che quasi sembra un soffio, e siamo ai giorni nostri. Sabato, a Vibo Valentia, la Tonno Callipo affronterà la New Mater Castellana Grotte per la finale della Coppa Italia di volley di A2. In panchina ai calabresi, ci sarà proprio Francesco Racaniello, 38 anni, autentico giramondo con esperienze ovunque, comprese Francia e Austria, ma pure Taranto, col borgo natio ognora nei pensieri: «So già che sarà una grandissima emozione. Non vedo l’ora di giocarla, dopo una settimana comunque caratterizzata da giusta tensione. Questo è l’ambiente più giusto per crescere e maturare ulteriormente, sto imparando tantissimo, giorno dopo giorno. Sono davvero contento d’aver fatto questa scelta. Dopo aver guidato Marcianise in A3, al fianco di Cezar Douglas ho appreso altri segreti del mestiere». «È la nostra quarta finale – osserva il braccio destro del brasiliano – e il presidente, il commendatore Filippo Callipo, un uomo che non solo è alla testa del nostro club con saggezza e generosità, ma interagisce anche col territorio, vorrà donare un’altra gioia a questa città. Annunciano il tutto esaurito delle grandi occasioni al PalaMaita, tremila e passa spettatori, e sugli spalti ci saranno pure i miei familiari. Questo appuntamento prestigioso mi ripaga dei mille sacrifici fatti fin qui». Poi, Francesco, memore di un passato dolce e indelebile, apre il libro Cuore: «Considero Dario un fratellino, gli voglio un gran bene e lo seguo sempre con grande attenzione, oltre ad averlo avuto nel roster la scorsa stagione». Fra i castellanesi, ci sarà il martello Dario Carelli, classe ’89: «Per me, è un traguardo importantissimo, la gara sarà trasmessa su Sky, ed io sono un giocatore pugliese della squadra più forte della regione: insomma, tutto questo mi rende molto orgoglioso». Questa è la sua realistica analisi: «Affrontiamo una grande compagine con una rosa allestita per dominare il campionato con tanti top player. Certo, in una partita secca così come nei playoff tutto può succedere. Nello sport, mai dire mai». Questo aitante atleta con la valigia piena zeppa di sogni e sempre pronta, riassume la sua biografia: «La mia è stata una carriera sempre in crescendo, dalla vittoria del campionato di C fino ad oggi. Tanta B e la svolta ad Ortona, dove ho giocato veramente tanto, facendo punti in quantità e togliendomi numerose soddisfazioni: un’esperienza indimenticabile». Infine, parole colme di fraterna emozione per il rivale di giornata: «Francesco è un amico di lunghissima data, c’era lui accanto a me quando ho iniziato a muovere i primi passi nel volley. È forte, giovane e preparato, gli auguro un futuro davvero radioso. Penso che ci abbracceremo, come ai bei tempi». Certo che ne hanno fatta di strada i due virgulti della Volley ball Bitonto dell’indimenticabile prof. Vincenzo Schiraldi…