Il ripristino della regolare circolazione
in via Ammiraglio Vacca all’angolo con
via D. Modugno (la zona prospiciente
la palazzina evacuata nel 2009) e di via Vito Acquafredda, chiusa al traffico
da anni per la presenza di una gru a servizio di un cantiere edile. Previo,
ovviamente, stato di verifica dei luoghi.
La richiesta arriva dal consigliere
consiliare Francesco Mundo e dalla 3°commissione da lui presieduta e che, dopo
un lungo lavoro, il 15 luglio ha approvato all’unanimità un documento
presentato al sindaco Michele Abbaticchio e agli organi tecnici comunali. Nota
a cui ha fatto seguito un’altra, il 28 luglio, in cui i consiglieri hanno
rafforzato la loro richiesta.
«In via Acquafredda – fa notare la
Commissione nel documento di metà luglio – c’è la presenza di una gru
asservita a un cantiere che da anni impedisce la circolazione. Il senso
unico di marcia da via Verdi su via Dante era molto utile anche per
decongestionare il traffico su via Repubblica tra le intersezioni con via Verdi
e piazza 26 Maggio 1734».
Accade, però, che con i lavori
quasi conclusi, fanno notare i consiglieri «la presenza di detta macchina di
sollevamento per grossi carichi, non solo ha arrecato e arreca pesanti disagi
ai residenti, ma ha un impatto fortemente negativo soprattutto nella
circolazione veicolare.Situazione che complica la circolazione proprio
davanti alla scuola elementare “N.Fornelli” con l’incremento di disagio e
pericolo per l’attraversamento dei pedoni».
Per questo motivo, allora, «si deve
dare termine alla impresa esecutrice e/o al richiedente il permesso di occupazione di suolo pubblico, affinchè
rimuova quanto prima il macchinario e riduca l’area di occupazione in modo tale
da far ripristinare la circolazione veicolare su via Acquafredda».
Diversa, invece, è la situazione in via
Ammiraglio Vacca all’incrocio con via Modugno. «Quì è presente – relaziona
la 3° Commissione il 15 luglio – uno steccato che di fatto restringe la via
meno di 3 ml consentendo il transito soltanto in ingresso verso il centro cittadino.
L’estensione dell’area interdetta e lo steccato che la delimita costringono il
traffico veicolare, principalmente dei mezzi di linea e dei camion, a stringere
il più possibile sul lato destro della carreggiata e non di rado impattano i
cordoni dei marciapiedi che, per effetto di ciò, risultano danneggiati e
sconnessi».
Però, «poiché la palazzina è disabitata
e sgombra ormai da diversi anni e
pertanto sulle sue strutture non grava più alcun carico accidentale», Mundo
e compagni chiedono al sindaco «di ordinare un accertamento tecnico
d’ufficio teso a verificare se lo steccato possa essere retrocesso a soli tre
metri dalla verticale dei muri esterni di tompagno riducendo di conseguenza
l’area di occupazione del suolo pubblico e ripristinando il doppio senso di
marcia».
Le convinzioni e le richieste della
Commissione su via Ammiraglio Vacca si rafforzano il 29 luglio, quando fanno
recapitare un nuovo documento ad Abbaticchio e agli organi tecnici comunali.
Tutto questo perché il crollo della palazzina è ancora più lontano, in quanto «a
seguito di sopralluogo dei tecnici comunali e successiva ordinanza
sindacale, sembrerebbe che nel frattempo lo stesso edificio sia stato oggetto
di opere di presidio statico (“puntellamenti interni delle strutture portanti”)
atte a ridurne/scongiurarne il crollo».