Creare (finalmente) le prime strutture di
asilo nido in città e, se è possibile, metterle tutte in rete per un servizio
che offra servizi alla collettività.
È la nuova sfida dell’amministrazione
comunale che, “sfruttando” il bando regionale “Playhouse”, intende creare
progetti a questo parallelo a questo.
“Playhouse” (gestito
dal Consorzio di cooperative sociale Meridia) è un progetto finanziato dal
Fondo europeo di sviluppo regionale, P.O.
FESR Regione Puglia 2007-2013,
che ha l’obiettivo di attivare sul territorio servizi innovativi all’infanzia.
Il
bando che scade il 31 luglio offre un’opportunità a mamme e donne educatrici
residenti nella provincia di Bari che intendono attivare gratuitamente spazi
ludici per i bambini dai 0 ai 4 anni nella loro stessa abitazione, con comodato
d’uso gratuito di giochi e attrezzature e la consulenza in fase di avvio e
gestione del servizio. In questo modo, da un lato le donne sarebbero vere e proprie
imprenditrici che traggono profitto dagli spazi concessi, dall’altro permetterebbero
a giovani laureate in scienze dell’educazione e formazione primaria primi
approcci lavorativi, ed infine aiuterebbero i genitori a rendere compatibili
gli impegni lavorativi con il ruolo genitoriale.
Da Palazzo Gentile, però, intendono andare oltre il 31
luglio, perchè l’obiettivo è di coinvolgere tutti coloro che possiedono una
struttura ricettiva, b£b e palazzi storici su tutti, per arrivare ad una sorta
di “asilo nido diffuso”, il primo in Puglia.
Anche in questo caso usufruendo di leggi regionali ad
hoc. «I fondi per questo tipo di iniziativa ci sono – ha affermato l’assessore al Welfare Francesco Scauro nella conferenza di presentazione – ma
tutto sta nel presentare domanda. Bitonto purtroppo non ha mai avuto asili nido
per retaggi culturali atavici che dobbiamo cercare di combattere».
Scauro annuncia, inoltre, che molto presto inizierà un
monitoraggio per la città per capire le problematiche del territorio.
«Si tratta di iniziative che vanno nella
direzione di creare un città sempre più a misura di bambino – ha
sottolineato il sindaco Michele
Abbaticchio – e che facendo rete darebbero risvolti alla città sotto
tanti punti di vista».
Il progetto, però, parte male: pochissimi esponenti
delle strutture ricettive erano presenti alla conferenza stampa.